Campi Bisenzio

Tutta la politica scende in campo per i lavoratori della Gkn: oggi pomeriggio alle 16.30 nuova assemblea

Dopo la notte che 50 operai hanno trascorso all'interno dello stabilimento oggi pomeriggio alle 16.30 si terrà una nuova assemblea aperta alla città. La lotta continua e non si arresta. 

Tutta la politica scende in campo per i lavoratori della Gkn: oggi pomeriggio alle 16.30 nuova assemblea
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Tutta la politica scende in campo per i lavoratori della Gkn: oggi pomeriggio alle 16.30 nuova assemblea

Da ieri pomeriggio sono tantissimi gli esponenti politici di ogni partito che si stanno recando al presidio permanente convocato all'interno della Gkn di Campi Bisenzio da quando l'azienda ha comunicato di chiudere lo stabilimento e licenziare i 422 dipendenti.

Il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, ieri ha sentito il Ministero dello sviluppo economico e anche l’amministratore delegato della multinazionale Gkn, che ha annunciato la procedura di licenziamento collettivo.

“Quanto accaduto - ha dichiarato - è inaccettabile e di gravità inaudita. Senza  comunicazione preventiva, si mandano a casa più di 400 persone. Ci opporremo con tutte le nostre forze e l’impegno della Regione sarà massimo. Con chiarezza e durezza abbiamo fatto conoscere alla direzione italiana della multinazionale quanto queste modalità e la sostanza di questo intervento siano inaccettabili. Il governo - conclude Giani - deve intervenire, questo è un caso nazionale".

Stamani si è recato davanti ai cancelli dell'azienda campigiana anche l'on. Gabriele Toccafondi, deputato di Italia Viva:

"La vicenda dei licenziamenti di massa operati da Gkn è incredibile nel merito, allucinante nel metodo - ha osservato - nel merito è una vicenda incredibile perché niente avrebbe fatto pensare a questo esito. L’azienda, infatti, ha commesse, nei magazzini gli ordini sono pronti per partire e gli operai sono stati colti completamente di sorpresa, le Rsu erano ignare di tutto. Nel metodo è una vicenda allucinante: 422 dipendenti ricevono all’improvviso, da un giorno all’altro, una mail asettica, alcuni sono stati avvertiti dai colleghi grazie al passaparola su whatsapp, con oggetto il licenziamento immediato”
Chi è che ha pensato e messo in atto un’azione così disumana? Il governo farà tutto quanto è nelle sue possibilità, ne sono sicuro, ma se la proprietà non cambia metodo e posizione sarà tutto molto complicato"

Il commento della consigliera regionale Ilaria Buggetti, presidente della commissione Sviluppo economico 

"Subito solidarietà e vicinanza, ma immediatamente dopo una presa di posizione forte: un tavolo di crisi governativo e intervento dell’Europa - ha precisato - serve ragionare su costo della manodopera, garanzia del lavoro e valore del capitale umano, credibilità aziendali e fondi di investimento, e tutela del know how acquisito. Perché oggi il dramma si chiama GKN, ma domani potrebbe essere un’altra azienda, in Toscana come altrove, ed è un fatto che aggrava ancora di più una situazione già drammatica”.

Il motivo del licenziamento immediato e della chiusura parrebbe infatti non essere legato a riduzione delle commesse o altre difficoltà. “Semplicemente si delocalizza – spiega Bugetti - per spostare la produzione in un luogo dove il costo della manodopera è minore.  Un atteggiamento che deve essere contrastato a livello europeo - ribadisce la presidente Bugetti – perché sfruttare il lavoro fin quando fa comodo e poi depauperare interi territori delle loro ricchezze non è più tollerabile”.

Dura la posizione espressa dal sindaco di Calenzano Riccardo Prestini 

"422 lavoratori sono stati avvisati con una e-mail, in una giornata di chiusura dello stabilimento per ferie, della perdita del loro posto di lavoro. E' un fatto grave e inaccettabile. Con un metodo “barbaro”, sprezzante e privo di ogni rispetto della dignità e dei diritti dei lavoratori - ha detto Prestini -, la proprietà ha aperto la crisi aziendalepon endo i lavoratori, le loro famiglie, un importante indotto, che significa alcune altre centinaia di lavoratori, e una comunità tutta, quella del comune di Campi Bisenzio e dell’area fiorentina, di fronte ad un fatto compiuto".

Il Sindaco di Calenzano si è recato ieri pomeriggio al presidio, portando la solidarietà e il sostegno di tutta l'amministrazione di Calenzano ai lavoratori e al Sindaco di Campi Bisenzio Emiliano Fossi:

"il comportamento inqualificabile e direi anche provocatorio della proprietà aziendale - ha aggiunto - preparato e adottato pochi giorni dopo la cessazione del blocco dei licenziamenti, testimonia una concezione delle relazioni industriali “ottocentesca”, dove i lavoratori sono considerati “merce” di cui ci si può disfare alla prima occasione ritenuta utile. Un comportamento peraltro stigmatizzato e non condiviso anche dalla Confidustria fiorentina. Non è un buon inizio per il progetto di “ripresa e resilienza” cui tutto il Paese guarda per un rilancio della nostra economia e della nostra società dopo la crisi, economica e sociale, causata dalla pandemia del COVID-19".

Prestini ha quindi rivolto un appello alle istituzioni affinché si apra un confronto:

"il Governo centrale, la Regione e tutti le istituzioni preposte devono immediatamente chiamare la proprietà di GKN a ritirare i provvedimenti di licenziamento e a ricostituire una relazione con i lavoratori, le loro rappresentanze e le istituzioni locali, per affrontare l’eventuale crisi aziendale tramite un confronto diretto, che tenga conto e rispetti le richieste dei lavoratori e del territorio che in tutti gli anni trascorsi hanno consentito all’azienda di produrre valore e ai capitali investiti ricchezza".

Prestini conclude esprimendo solidarietà ai lavoratori e alle loro famiglie, oltre che alle rappresentanze sindacali impegnate nell'organizzazione di tutte le iniziative necessarie per impedire che sia portato a conclusione lo scenario che si è aperto ieri:

"la lotta sarà certamente lunga e difficile e per questo faccio appello a tutta la comunità di Calenzano, alle forze politiche e associative, a manifestare lapropria disponibilità e sostegno, anche con azioni concrete, nei confronti delle molte famiglie che, loro malgrado, sono coinvolte dalla drammatica e sciagurata scelta di GKN.”

Oggi pomeriggio nuova assemblea

Dopo la notte che 50 operai hanno trascorso all'interno dello stabilimento oggi pomeriggio alle 16.30 si terrà una nuova assemblea aperta alla città. La lotta continua e non si arresta.

 

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