I residenti della cittadella di Doccia sul piede di guerra
«Siamo alla terza lettera in Comune. Ecco in quale situazione viviamo»
Anni e anni di problemi che hanno portato prima a due lettere che un singolo cittadino, Carlo Grana, ha inviato al Sindaco, e adesso a una ventina di firmatari che con lui hanno chiesto la risoluzione di una situazione che perdura ormai da almeno un decennio in via della Cristallina a Sesto Fiorentino.
«Con quest’ultima lettera - ha spiegato Grana - siamo stati in venti a firmarla. Abbiamo ancora una volta esposto i problemi che ci sono in questa strada e l’abbiamo indirizzata al sindaco Lorenzo Falchi. Negli anni alle altre varie missive che ho inviato non ho mai ricevuto risposta, se non una volta una generica lettera nel 2013 in cui in realtà non si diceva niente».
Quello che i cittadini residenti in via della Cristallina adesso, dalle pagine di Bisenziosette, vogliono denunciare è una situazione sempre più difficile.
«Sono dieci anni - hanno spiegato - che la strada di viadella Cristallina è senza marciapiede. Questo negli anni ha causato e causerà sempre ulteriori problemi. Soprattutto perché alcuni di noi stanno “invecchiando” e per muoversi da casa hanno bisogno di un marciapiede sicuro dove passare. Negli anni abbiamo chiesto se questa strada fosse comunale, perché ovviamente solo in quel modo il Comune può realizzare dei lavori e quindi il marciapiede che abbiamo richiesto. Diciamo che a voce ci è stato detto che si tratta di una strada comunale, anche se ci manca a oggi una qualsiasi certificazione di questa affermazione. Comunque sia a maggior ragione se è comunale chiediamo a gran voce oggi che venga realizzato un marciapiede per l’incolumità di tutti noi».
Questo è solo uno dei problemi di chi risiede nei palazzi costruiti in quella zona.
«Questa - ha continuato Grana - è una strada abusata nei parcheggi. Ed è ovvio perché in realtà in tutta la strada manca un vero parcheggio e quindi ognuno lascia l’auto dove più preferisce. E’ una zona residenziale cresciuta a dismisura negli ultimi dieci anni. La convenzione con l’azienda che qui costruisce, e da cui lo dico tranquillamente anche io ho acquistato casa, viene continuamente prorogata e questi continuano a costruire ovunque. Viviamo come in un perenne cantiere, e devo lottizzare ancora quindi immaginiamo sarà così per un bel po’. Ma quello che ci chiediamo noi è perché non si fa niente per rendere la strada più sicura almeno, creando il marciapiede, inserendo dei parcheggi, e iniziando a valutare tutti questi cantieri e cementificazioni siano ancora necessari».
La zona è conosciuta come la cittadella di Doccia.
«Da una parte quindi il cantiere ultra decennale che va avanti - hanno concluso - dall’altra non solo la mancanza del marciapiede e dei parcheggi, ma anche altre situazioni piuttosto pericolose come il sottopasso che è particolarmente buio e stretto e ci chiediamo perché a oggi ancora non vi sia presente alcuna illuminazione. Senza contare appunto le norme che vengono normalmente disattese come la sosta selvaggia davanti ai passi carrabili. I cittadini hanno molti doveri ma questi appartengono anche alla Pubblica amministrazione che il bene pubblico deve tutelare. E’ disarmante, preoccupante e pericolosa l’apatia sociale: esigere il rispetto delle regole, soprattutto rispettarle, è d’obbligo per la corretta convivenza , perciò chiedere a tal fine l intervento di chi gestisce la “res publica”».