IN MONTAGNA

Si allaccia abusivamente alla rete idrica. Nei guai un settantenne di Firenze e l’idraulico che ha eseguito il lavoro

Si allaccia abusivamente alla rete idrica. Nei guai un settantenne di Firenze e l’idraulico che ha eseguito il lavoro
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Si allaccia abusivamente alla rete idrica (comune di San Marcello Piteglio) perché la società erogatrice del servizio non attiva il contratto di fornitura per il suo appartamento. Finisce nei guai un settantenne di Firenze e l’idraulico che ha eseguito il lavoro: dovranno rispondere di concorso nel furto aggravato di acqua potabile.

Si allaccia abusivamente alla rete idrica

Nella tarda serata di ieri 22.03.2021, al termine di una veloce attività di indagine effettuata su delega della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Pistoia, i Carabinieri della Stazione di San Marcello Piteglio hanno denunciato in stato di libertà un uomo di Firenze di circa un settant’anni e un idraulico 50 enne di Pistoia, perché ritenuti responsabili del reato di furto aggravato in concorso di acqua potabile.
Tutto ha avuto inizio nell’agosto del 2020, allorquando un tecnico incaricato dalla “GAIA spa”, società erogatrice del servizio di fornitura di acqua potabile, durante uno dei sopralluoghi che periodicamente vengono effettuati per accertare il corretto funzionamento dei vari contatori, si accorgeva che, in frazione Prunetta di San Marcelo Piteglio, vi era una palazzina formata da quattro appartamenti di cui però solo tre presentavano un regolare contatore per la misurazione dei consumi: il quarto immobile viceversa era allacciato direttamente alla rete idrica pubblica attraverso un tubo, senza che vi fosse tracce del contatore il quale era stato artificialmente rimosso. A quel punto, il tecnico incaricato aveva relazionato il tutto alla società “GAIA spa” la quale aveva presentato una denuncia contro ignoti presso la Procura della Repubblica di Pistoia. Le indagini effettuate dai militari della Stazione Carabinieri di San Marcello Piteglio su delega dell’Autorità Giudiziaria, permettevano così di accertare, in brevissimo tempo, non solo l’identità del proprietario dell’immobile illegittimamente agganciato alla rete idrica pubblica (sul tubo erano ingenuamente segnate le iniziali del suo cognome), ma anche l’idraulico che aveva effettuato il lavoro.

Settantenne fiorentino nei guai

Interpellato in merito, l’anziano signore tentava di giustificarsi affermando di aver fatto richiesta di attivazione alla società “GAIA spa” della fornitura dell’acqua potabile per l’appartamento di sua proprietà ma, avendo egli una serie di bollette non pagate risalenti all’anno 2006, tale richiesta gli era stata rifiutata fino a quando non avesse saldato interamente il suo debito: a quel punto, per provare l’efficienza dell’impianto idrico, d’accordo con il suo idraulico, egli aveva deciso di eliminare il contatore, dimenticandosi però di ripristinarlo al termine della prova e andando avanti quindi a fruire indebitamente dell’acqua potabile fino al giorno della denuncia. Non  ritenendo plausibile tale giustificazione, il settant’enne veniva deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Pistoia, unitamente al suo idraulico compiacente, dovendo altresì risarcire alla società erogatrice del servizio svariate centinaia di euro per il costo del contatore rimosso e per l’indebita percezione della fornitura, mentre il tubo di allaccio alla rete idrica pubblica veniva chiuso definitivamente con gli appositi sigilli da parte dei tecnici della società “GAIA spa”.

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