LA STORIA

"Se tornano i cani li avveleno", lettera minatoria nella cassetta della posta

E' successo a Vaiano. Il racconto della vittima che ha già sporto denuncia ai carabinieri.

"Se tornano i cani li avveleno", lettera minatoria nella cassetta della posta
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"Se tornano i cani, li avveleniamo". E' quanto si è trovato scritto, nero su bianco, una vaianese al rientro dalle vacanze. Una minaccia ritrovata dentro la cassetta della posta. Intant è già partita la denuncia, come ha raccontato la protagonista alle pagine di Bisenziosette.

I fatti

Una lettera ovviamente anonima dietro cui qualcuno si nascondeva per esprimere tutta la propria rabbia nei confronti dei cani che normalmente durante l’anno abitano lì, pronti ad avvelenarli nel caso fossero tornati.
A denunciare la cosa è stata la stessa destinataria della lettera, Letizia Bini, che in questo periodo è via per motivi di salute e che è stata avvertita dalla madre che aveva trovato la lettera nella cassetta della posta.
«Voglio che tutti sappiano cosa è successo e che una cosa del genere non è accettabile - ha spiegato lei raggiunta telefonicamente - Un giorno abbiamo trovato questa lettera in cui si diceva che era un sollievo non essere più “aggredita dagli abbai” dei nostri cani, e che se fossero tornati “ve li avveleno”. Noi abbiamo due cani, un volpino e un pastore tedesco, che in questo momento sono uno con me in vacanza e uno dai miei suoceri. Entrambi portati a giro sempre a guinzaglio e il volpino mai lasciato fuori da solo in giardino. Non capisco proprio che tipo di aggressione possano fare visto che c’è un recinto e una siepe che li dividono dall’esterno. Al massimo possono abbaiare, anche se poco visto che il volpino da solo fuori non lo lascio e il pastore tedesco che è pure anziano non abbaia quasi mai. Comunque sia non è accettabile trovarsi davanti alla minaccia di avvelenamento nel caso che i cani tornino a casa».

Intanto la famiglia ha deciso di sporgere denuncia

 

Non è uno stato d’animo tranquillo quello in cui vive adesso questa famiglia che infatti ha deciso di sporgere denuncia nei confronti di questa lettera anonima.

«Sono via da giugno per motivi di salute ma quando torniamo sicuramente i nostri cani torneranno ad abitare la casa con noi. Oltre alla denuncia che già abbiamo provveduto a sporgere, abbiamo anche la videosorveglianza su tutta la proprietà quindi se questa persona vuole mettere in atto quello che ha denunciato è bene che sia consapevole di questo». Ma quello di Bini vuole essere anche un esempio per gli altri.
«Ho deciso di denunciare pubblicamente lo scritto di questa lettera perché penso sia bene che in questi casi non si rimanga nell’ombra impauriti, ma che si alzi la testa ricordando che una cosa del genere è inaccettabile. Tanto più che non capisco proprio da dove tiri fuori tutta questa aggressione da parte dei miei cani che comunque sono sempre dentro la proprietà con un recinto alto due metri».

Letizia è molto conosciuta in paese e non solo anche per essere una storica volontaria del canile di Prato, molto attenta ai nostri fedeli amici a quattro zampe. Come si può vedere dalla lettera pubblicata qui sotto, la persona che l’ha scritta, in maniera anche piuttosto sgrammaticata, ha spiegato piuttosto chiaramente che nel caso gli animali tornassero, farebbero una “brutta fine, ma brutta, mi sono spiegata?” ha poi tenuto a ribattere dopo che già in precedenza aveva chiarito che li avrebbe avvelenati. Intanto quindi è partita la denuncia contro anonimi che si spera, insieme alle telecamere, scoraggi la persona una volta che i due cani saranno tornati a casa, a proseguire nei propri propositi.

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