Tensione a Sollicciano

Tentativo di fuga e protesta dei detenuti nel carcere di Sollicciano a Firenze

Un detenuto cercava di evadere mentre altri manifestavano per la mancanza di acqua calda: il sindacato denuncia situazioni critiche

Tentativo di fuga e protesta dei detenuti nel carcere di Sollicciano a Firenze

Mercoledì 24 novembre si è rivelata una giornata complessa nel carcere di Sollicciano, a Firenze, dove un detenuto di origini marocchine ha cercato di evadere nelle prime ore del mattino.

Secondo quanto riportato dal sindacato UilPa, l’uomo ha tentato di scavalcare le inferriate, arrampicandosi su un pilastrino per raggiungere l’intercinta e poi cercando di allontanarsi indossando un giubbotto catarifrangente.

Tuttavia, il tentativo è fallito: gli agenti di pattuglia lo hanno prontamente intercettato e riaccompagnato nel reparto di detenzione.

Contemporaneamente, nel carcere si è svolta una protesta collettiva. Un numero consistente di detenuti ha rifiutato di rientrare nelle proprie celle, lamentando la mancanza di acqua calda e richiedendo un incontro con il comandante e il direttore per discutere delle loro condizioni di vita. Solo in tarda serata, dopo l’arrivo dei vertici dell’istituto, i detenuti hanno accettato di tornare nelle loro celle, ponendo fine alla manifestazione.

Il segretario territoriale del sindacato ha espresso severe critiche sulla situazione, evidenziando come il carcere di Sollicciano sia da tempo gravato da abbandono e mancanze strutturali.

“Il malcontento tra i detenuti e il disagio degli operatori – ha dichiarato – sono evidenti e persistenti, nonostante le visite delle autorità locali e nazionali. La professionalità della polizia penitenziaria è l’unica garanzia che l’istituto non collassi completamente”.

Il sindacato ha ribadito la necessità di interventi concreti per migliorare le condizioni di vita e di lavoro all’interno della struttura, esortando le istituzioni a prendere decisioni mirate per il futuro dell’istituto.