Diritti compromessi, rischi per la sicurezza sul lavoro e un sistema ispettivo ridotto ai minimi termini. È questo il quadro allarmante emerso ieri a Firenze durante l’assemblea del personale dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL) dell’Area Metropolitana, convocata dalla FP CGIL per denunciare condizioni di lavoro insostenibili. Una delegazione ha successivamente incontrato rappresentanti della Prefettura per esporre le motivazioni della mobilitazione nazionale. Il sindacato definisce la situazione come “drammatica” e chiede immediati interventi, tra cui assunzioni urgenti e una revisione delle strategie di vigilanza.
Situazione Critica: La Carenza di Personale
Il problema principale è rappresentato dalla carenza di personale. All’inizio del 2025, l’Ispettorato fiorentino contava 67 addetti, un numero già considerato insufficiente. Oggi, il quadro è ulteriormente deteriorato: 16 ispettori in meno rispetto a gennaio, con il totale che è sceso a soli 25 a causa di trasferimenti verso altri enti.
“Questo è un chiaro segno – spiegano Giovanni Golino (FP CGIL Firenze) e Micaela Cappellini (Coordinatrice Inl FP CGIL Toscana) – di una Pubblica Amministrazione che viene sistematicamente impoverita, compromettendo il sistema dei diritti collettivi e la struttura del welfare.”
Questa riduzione di personale rende pressoché impossibile garantire controlli adeguati su contratti, contributi e, soprattutto, sulla sicurezza sul lavoro, che risulta sempre più vulnerabile.
Inadeguatezza del Decreto Sicurezza e Tagli ai Fondi
Nonostante l’introduzione del “Decreto Sicurezza sul lavoro”, che prevede l’assunzione di 300 unità per l’INL entro il 2026-2028, la FP CGIL considera questa misura “largamente insufficiente”.
Il decreto, infatti, presenta significativi arretramenti:
- Esclusione delle assunzioni di personale amministrativo precedentemente pianificate.
- Taglio di strumenti interni per il valorizzazione del personale.
- Eliminazione della norma che avrebbe consentito all’Ente di utilizzare fondi propri per sicurezza e digitalizzazione.
Golino e Cappellini sottolineano che questo arretramento è avvenuto anche a causa del “silenzio dei vertici del Ministero del Lavoro”.
Ispettorato privo di Strumenti e Autonomia
I dipendenti denunciano una situazione paradossale: gli ispettori vengono coinvolti solo in caso di infortuni sul lavoro, senza che ci siano investimenti adeguati. L’INL non dispone di una vera autonomia finanziaria, impedendole di utilizzare risorse per innovazione e riorganizzazione.
In un’epoca caratterizzata dall’Intelligenza Artificiale, gli ispettori non hanno accesso alle banche dati di altre Pubbliche Amministrazioni, limitando l’efficacia delle indagini.
Richieste della FP CGIL
La FP CGIL avanza un elenco di richieste per rilanciare un sistema ispettivo in crisi:
- Assunzioni Immediate: di ispettori e personale amministrativo.
- Risorse Economiche: per garantire salari dignitosi, erosi dall’inflazione.
- Autonomia Finanziaria: per permettere l’uso dei fondi di bilancio INL per riorganizzazione e digitalizzazione.
- Sistema Indennitario Adeguato: a partire dall’indennità di polizia giudiziaria.
- Strategia di Vigilanza Efficace: basata su intelligence contro le illegalità, non solo sul numero di ispezioni.
Timori di Svuotamento del Sistema
La FP CGIL mette in evidenza anche il potenziale ruolo dell’Ispettorato nel contrastare le discriminazioni di genere, oggi trascurato. Le recenti modifiche normative, che prevedono un aumento delle posizioni dirigenziali e una riduzione del personale operativo, alimentano sospetti di un’intenzionale dismissione.
“Temiamo – concludono Golino e Cappellini – che la cronica mancanza di risorse e l’organizzazione disfunzionale non siano frutto del caso, ma parte di un progetto diretto a spingere il personale a lasciare l’Ente, indebolendo ulteriormente il sistema di controlli sul lavoro.”