Osmannoro, presenza di amianto nelle coperture crollate durante l'incendio del capannone
Il sindaco di Sesto Fiorentino ha firmato oggi l'ordinanza indicando disposizioni urgenti per la tutela dell'ambiente
In seguito agli accertamenti disposti è stata riscontrata la presenza di amianto nelle coperture crollate durante l'incendio del caponnone nell'area compresa tra via Ponte a Giogoli e via Nobel all'Osmannoro.
Per questo oggi il sindaco di Sesto Fiorentino Lorenzo Falchi ha firmato una specifica ordinanza disponendo misure urgenti per la tutela dell'ambiente.
La vicenda
Nella notte tra il 17 ed il 18 giugno, nell’area compresa tra Via Ponte a Giogoli e Via Nobel, è scoppiato un grosso incendio che ha interessato due porizioni di un grande fabbricato di natura produttiva determinando il crollo di due volte di copertura. In seguito, su indicazione degli operatori Arpat, all'interno del fabbricato sono stati prelevati, ad opera del personale dei vigili del fuoco, alcuni frammenti di copertura crollata, per ricercare la presenza di amianto. I Rapporti di Prova elaborati hanno evidenziato come in entrambi i campioni sia effettivamente presente amianto.
"Nel corso delle operazioni sul posto - si legge ancora nell'ordinanza - svolte sui piazzali esterni al capannone, è stato verificato che le acque di spegnimento dell’incendio confluivano nelle caditoie delle acque meteoriche, per le quali Arpat si è riservata di accertare successivamente quale sia il recapito finale delle linee fognarie di raccolta delle acque meteoriche.
Nelle aree limitrofe al capannone incendiato non sono state evidenziate ricadute significative di ceneri o materiali aerodispersi; inoltre, le verifiche fatte sui dati meteo della
notte hanno rilevato una provenienza dei venti durante la notte da sud-est, quindi con uno spostamento dei fumi verso la zona di Piazza Marconi e poi sulle aree scarsamente abitate a
nord dell’autostrada"
Il contenuto dell'ordinanza
Per questi motivi, vista la presenza di amianto nelle coperture crollate, i rifiuti originatisi dall’evento dovranno essere gestiti e smaltiti come rifiuti contenenti amianto, eseguendo una verifica dell’effettiva rimozione della contaminazione residua sulle superfici sottostanti l’edificio e nelle caditoie fognarie interessate. Il sindaco di Sesto Fiorentino ha dunque ordinato alle società proprietarie dei duei immobili di adottorare urgentemente i seguenti provvedimenti:
"Entro 5 giorni per l’intera area interessata dall’incendio, dovrà essere presentata una relazione tecnica e specifico piano di lavoro per la rimozione dei rifiuti contenenti amianto. Tale documentazione dovrà contenere anche un cronoprogramma ed indicare le ditte coinvolte nelle varie fasi di rimozione, trasporto e smaltimento dei rifiuti contenenti amianto e le misure di emergenza messe in atto per verificare eventuali contaminazioni della rete fognaria. Tutti i rifiuti che si sono originati in seguito all’incendio dovranno essere trattati come rifiuti contenenti amianto, salvo che, in seguito a specifiche analisi e valutazioni, professionisti incaricati dalla proprietà non ne asseverino l’esclusione; al termine della corretta rimozione e smaltimento, ai sensi di legge, dovrà essere presentato ad ARPAT e Servizio Ambiente del Comune di Sesto un piano di investigazione per la verifica dell’eventuale contaminazione residua sulle superfici sottostanti l’edificio".