Tra le quindici persone sottoposte a custodia cautelare nell’ambito di un’indagine su un’associazione a delinquere dedita al narcotraffico, figura anche un avvocato del foro di Firenze. L’operazione, condotta dalla Polizia di Stato e dalla Municipale di Firenze, segna un’importante svolta nella lotta contro il traffico di droga nel capoluogo toscano.
L’inchiesta, che si è sviluppata nel corso del 2023 e del 2024, ha portato alla luce un contesto criminale complesso, includendo anche due rapine aggravate e un tentato omicidio. Già durante le indagini, erano stati arrestati in flagranza 16 individui, con il sequestro di 22 chilogrammi di cocaina, 3 chili e 600 grammi di hashish e oltre 263mila euro in contante.
In aggiunta, è stata recuperata una pistola Beretta con cinque colpi e tre autovetture, due delle quali dotate di un doppiofondo progettato per nascondere la droga. Secondo gli inquirenti, l’organizzazione si avvaleva di numerosi pusher attivi nella vendita di dosi, principalmente nel centro di Firenze. Il triangolo delle Bermuda del traffico si estendeva dal Mercato Centrale all’Oltrarno e nelle aree limitrofe, in particolare nel Gignoro.
A capo dell’associazione si trovava un cittadino tunisino di 41 anni, assistito da un connazionale di 32 anni. La droga era custodita in diversi appartamenti, situati nel centro della città. Sotto i vertici operavano intermediari, responsabili dei contatti con chi gestiva le vendite al dettaglio e con i clienti, garantendo la distribuzione della droga per conto del gruppo.
Questa associazione si era organizzata in modo efficace, costruendo una rete logistica ben strutturata, garantendo fondi economici e anche assistenza legale per i membri coinvolti, molti dei quali sono stati arrestati nel corso delle indagini.