Fase 2: l’Ospedale Santo Stefano si prepara alla ripartenza graduale
Ridefinizione posti letto continua, attività di valutazione dei pazienti dimessi e ripresa dell’attività chirurgica programmata.
Pronto il piano di riorganizzazione per l’ospedale Santo Stefano di Prato.
Fase due
Dopo il picco epidemico, l’ospedale Santo Stefano è pronto per affrontare la Fase 2 dell’emergenza Coronavirus con una nuova organizzazione. Il costante lavoro di monitoraggio effettuato dalla Direzione sanitaria, sulla base di criteri clinico epidemiologici, ha mostrato una progressiva riduzione nei ricoveri di pazienti Covid ed un crescente incremento di accessi no Covid. Situazione che ha determinato la riconversione di aree dell’ospedale in setting più appropriati alle necessità attuali mantenendo comunque una flessibilità nell’organizzazione.
Oggi i pazienti covid ricoverati sono: 6 al Santo Stefano, 17 nell’Edificio 1 del Vecchio ospedale e 30 nella struttura La Melagrana di Narnali. Rispetto all’inizio della pandemia si è verificata una graduale diminuzione dei ricoveri che ha determinato una rimodulazione dei posti letto.
Il piano di riorganizzazione per la Fase 2 è stato predisposto dalla Direzione sanitaria e infermieristica dirette rispettivamente da Daniela Matarrese e da Daniela Ammazzini in collaborazione con i direttori di Dipartimento e di struttura, i coordinatori infermieristici, l’area tecnica ed il servizio Prevenzione e Protezione aziendale.
“ Ci prepariamo ad un graduale ritorno alle normali attività, tenendo sotto controllo questa delicata fase, mantenendo l’ospedale in sicurezza, con la divisione dei settori Covid e no Covid con percorsi separatati e personale dedicato, spiega Matarrese. Lavoriamo nell’ottica di essere pronti per affrontare qualsiasi situazione, con uno sguardo al futuro. Abbiamo fatto una grande lavoro di squadra, un enorme sacrificio preparando in poco tempo l’ospedale ad affrontare la pandemia. Lo spirito di collaborazione non è mai mancato. Ringrazio tutto il personale sanitario, ognuno ha fatto la sua parte, rendendosi disponibile e sostenendo i colleghi impegnati nei settori Covid. Andiamo avanti, anche in questa fase con l’impegno e lo spirito del lavoro di squadra”
Ecco il piano nei dettagli
Sono stati riaperti molti dei reparti che erano stati riorganizzati per gestire i casi COVID-19
Posti letto
La ridefinizione dei posti letto è continua e con una osservazione puntuale sull’evoluzione dell’andamento clinico epidemiologico.
Attualmente rimane un settore dedicato ad accogliere pazienti sospetti/positivi: 22 posti letto oltre a 10 posti letto di Malattie Infettive, 20 posti letto di terapia intensiva, 44 posti letto di low care (Edificio 1 del vecchio ospedale) e 30 posti letto nella struttura La Melagrana.
Altri settori sono potenzialmente utilizzabili e predisposti a pressione negativa, già organizzati dal punto di vista logistico e funzionale per percorsi COVID ormai sperimentati e consolidati.
Nella fase 1 i posti letto a disposizione per la gestione COVID-19 sono stati: 40 in terapia intensiva, 138 posti letto nell’area medica e malattie infettive e 74 nel territorio.
Pronto Soccorso, servizi di diagnostica e di supporto
Nel Pronto Soccorso restano i percorsi strutturati per i pazienti sospetti/Covid e anche i servizi di radiologia e medicina nucleare, continuano a operare con una distinzione dei percorsi e in sicurezza.
Sono operativi gruppi di lavoro per la riorganizzazione dei percorsi e l’ottimizzazione degli spazi in ottemperanza all’ordinanza della R.T. n. 49.
L’accesso al pronto soccorso avviene sempre nella massima sicurezza con percorsi distinti già dalla fase del pre-triage. L’open space dedicato al trattamento dei pazienti con infezione sarà rimodulato sulla base delle nuove necessità. La sala di attesa è riorganizzata con postazioni numerate. L’accesso sarà consentito solo ai pazienti che attendono la visita. Ai familiari saranno comunicate le informazioni sul loro congiunto
E’ in atto una revisione dei percorsi di Day Service e di implementazione dei fast track in collegamento con il Pronto Soccorso all’interno dell’area del poliambulatorio.
Attività ambulatoriale
In linea con l’Ordinanza Regionale n. 49 sulla riattivazione dei servizi in Toscana, è in atto una riorganizzazione dei percorsi nell’area del Poliambulatorio con l’obiettivo di dare spazio ai day service e fast track nel rispetto delle indicazioni della regione sui comportamenti e sulle norme di sicurezza. Le Direzioni sanitaria ed infermieristica dell’ospedale stanno collaborando con la direzione di Zona Distretto per garantire ai cittadini la corretta tempistica delle visite anche presso il Centro Socio Sanitario Giovannini o presso altri presidi territoriali dell’area pratese in modo da facilitare l’accesso ai servizi.
Rimane attivo il check pointall’ingresso dell’ospedale con ilpotenziamento di alcune attività con l’obiettivo di facilitare i percorsi verso il poliambulatorio e più in generale all’interno del presidio.
Attività chirurgica
Riprende una parte dell’attività chirurgica programmata, sospesa durante l’emergenza, anche per effettuare interventi in elezione no COVID.
Continua ad essere garantita l’attività chirurgica per urgenze, per interventi oncologici e di traumatologia.
Novità
Sarà organizzata a breve l’ attività di valutazione dei pazienti dimessi che prevede una serie di controlli, follow up ed eventuali prestazioni aggiuntive rispetto ai bisogni rilevati.
Restano ancora a disposizione percorsi specifici ed una sala operatoria dedicata per pazienti Covid-positivi.
Il Pronto Soccorso Pediatrico è stato separato dai locali del Pronto Soccorso generale con spazi e tecnologie dedicate.
Restano operativi i percorsi per donne in gravidanza covid positive e per neonati-bambini covid-positivi
In questa fase di riorganizzazione dei precedenti percorsi attivati, è continuo il lavoro delle direzioni sanitaria e infermieristica del Santo Stefano. L’obiettivo è quello di ottimizzare le risorse, garantire le prestazioni più appropriate e strutturare una collaborazione organizzata con il territorio e con i servizi già presenti all’esterno dell’ospedale.