Slittano i pagamenti dei tributi comunali
Il pagamento dei tributi comunali, previsto per marzo e aprile, è rinviato al 30 giugno. Lo ha deciso la Giunta Municipale con una delibera approvata lo scorso martedì.
A Calenzano l'assessore Felli: "Diamo respiro a imprese e famiglie, in attesa di provvedimenti comuni tra tutte le istituzioni, locali, centrali e comunitarie".
Slittano i pagamenti dei tributi comunali
Il pagamento dei tributi comunali, previsto per marzo e aprile, è rinviato al 30 giugno. Lo ha deciso la Giunta Municipale con una delibera approvata lo scorso martedì.
“Siamo consapevoli che il provvedimento adottato non è tale da risolvere i problemi economici dei lavoratori, delle imprese del manifatturiero e dei servizi della nostra città – ha dichiarato l'Assessore ai Tributi Damiano Felli -, ma è un atto immediato che il Comune vuole fare per dare un po' di respiro, un segnale concreto di vicinanza, in attesa che si definiscano misure comuni tra tutte le istituzioni, locali, centrali e comunitarie”.
Ecco le nuove date
In particolare sono stati dilazionati i seguenti pagamenti:
Imposta di pubblicità: prevista per il 31 marzo, è spostata al 30 giugno;
Tassa di occupazione suolo pubblico: prevista per il 30 aprile, è spostata al 30 giugno;
TARI: la prima rata delle utenze domestiche, in scadenza il 30 aprile, è spostata al 30 giugno; la prima rata delle utenze non domestiche, in scadenza il 30 aprile, viene dilazionata in tre rate scadenti rispettivamente il 30 giugno, 31 luglio e 30 settembre;
Imposta di soggiorno: per quella già riscossa dagli operatori, il versamento e la dichiarazione slittano al 30 giugno.
Per chi aveva già concordato la rateizzazione dei debiti nei confronti del Comune di Calenzano, è stata prevista la possibilità di sospendere le rate scadenti a fine marzo e maggio, che potranno essere saldate entro il 30 giugno, con conseguente allungamento della durata del piano.
Le proposte degli enti locali al governo
Resta ferma la possibilità per i contribuenti di versare volontariamente i tributi alle scadenze previste prima dell’emergenza sanitaria, anche se sono oggetto di differimento o sospensione.
“Auspichiamo che il Parlamento e il Governo valutino al più presto le richieste e proposte degli enti locali – ha continuato Felli -, in quanto anche i Comuni sono ormai un 'settore in crisi' al pari degli altri, per le nuove spese che ci troviamo a sostenere e, ancor più, per la forte riduzione delle entrate. Per affrontare questo momento di emergenza economica, oltre che sanitaria, c'è bisogno della concertazione con le categorie economiche e sindacali, allo scopo di individuare in maniera condivisa le misure più adeguate per supportare e rilanciare il sistema economico e produttivo e c'è bisogno della collaborazione di tutte le istituzioni, in primo luogo il Governo e l'Unione Europea”.
Ai provvedimenti decisi dal Comune si aggiungono quelli previsti dal decreto legge n. 18/2020, “Cura Italia”, con la sospensione di tutti i provvedimenti amministrativi. In particolare:
la sospensione dei termini di versamento di tutte le entrate tributarie e non tributarie derivanti da ingiunzioni fiscali e avvisi di accertamento, in scadenza nel periodo compreso tra l’8 marzo e il 31 maggio 2020, che dovranno essere effettuati entro il 30 giugno 2020;
la sospensione dal 09/03/20 al 15/04/20 di tutti i termini (compreso quello di impugnazione e le udienze) relativi al contenzioso civile e tributario;
la notifica di raccomandate, atti giudiziari e verbali della Polizia Municipale, senza consegna diretta, dal 17/03/20 al 30/06/20 avverrà con l'inserimento nella cassetta delle lettere senza raccogliere la firma del consegnatario, previo accertamento della presenza del destinatario o di persona abilitata al ritiro;
i termini delle sanzioni amministrative, sia per i pagamenti sia per la presentazione dei ricorsi, per il momento sono sospesi in tutto il territorio nazionale dal 10 marzo 2020 fino al 3 aprile 2020, salvo ulteriori proroghe. Quindi, se il termine è iniziato a decorrere tra il 10 marzo e il 3 aprile, l’inizio della decorrenza va inteso prorogato al 3 aprile 2020 e da tale data decorrerà per intero il termine per effettuare il pagamento in misura ridotta o per proporre il ricorso; se, invece, il termine scadeva tra il 10 marzo e il 3 aprile 2020, la scadenza si intende prorogata al 3 aprile. Infine, se il termine è iniziato a decorre prima del 10 marzo 2020, questo si sospende in tale data e inizia nuovamente a decorrere per il periodo residuale dal 3 aprile 2020;
le sanzioni per violazioni del codice della strada, dal 17 marzo al 31 maggio, potranno essere pagate nella misura ridotta del 30% non più entro 5 giorni ma entro 30 giorni dalla notifica o dalla contestazione del verbale, anche se diversamente indicato sul verbale stesso.