Coronavirus, appello del sindaco a non affollare gli ambulatori medici se influenzati
Si ricorda di osservare le regole comportamentali e i percorsi sanitari attivati per prevenire e contenere l'emergenza epidemiologica.
A Montemurlo la situazione non presenta criticità. Il sindaco, raccogliendo l'appello dei medici di famiglia territoriali, ricorda di osservare le regole comportamentali e i percorsi sanitari attivati per prevenire e contenere l'emergenza epidemiologica.
Coronavirus, appello del sindaco
«Non affollate gli ambulatori dei medici di famiglia. Se avete febbre, raffreddore o tosse contattate telefonicamente il vostro medico, che saprà fare una prima diagnosi e vi saprà consigliare circa il percorso sanitario più adatto. A Montemurlo la situazione non presenta criticità ma, visto che è in atto un'emergenza epidemiologica, è estremamente importante evitare il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie e seguire le regole comportamentali indicate dal Ministero della Salute, Usl e Regione».
Queste le parole e l'appello alla responsabilità di tutti del sindaco Simone Calamai, che il 26 febbraio ha incontrato alcuni medici di famiglia di Montemurlo, che gli hanno rappresentato una situazione di eccessivi accessi agli ambulatori di medici e pediatri.
Le norme diffuse dal Ministero della Salute
Troppe persone in questi giorni non seguono le norme comportamentali diffuse dal Ministero della Salute per il contenimento della diffusione del Coronavirus e si presentano negli ambulatori con sintomi influenzali, raffreddore, tosse con il rischio di contagio degli altri pazienti presenti negli studi medici, in molti casi persone fragili affette da varie patologie croniche che potrebbero riportare gravi conseguenze in caso di contagio.
Così come indicato nelle linee guida del Ministero della Salute l'accesso agli studi dei medici di medicina generale e dei pediatri, infatti, deve avvenire in questo periodo solo dopo una prima selezione effettuata tramite contatto telefonico per pazienti febbrili o con sintomi respiratori, in cui il medico dovrà effettuare una sorta di triage a distanza.
L'appello del Sindaco
Il sindaco Calamai, oltre a fare appello alla responsabilità di tutti, ricorda anche che da oggi cambiano le modalità di accesso alla Continuità Assistenziale (ex guardia medica). Al fine di organizzare un accesso al servizio, che eviti inutili attese e garantisca una migliore presa in carico delle richieste assistenziali del cittadino, l’Azienda Usl Toscana centro comunica che l’accesso alla Continuità Assistenziale avverrà tramite contatto telefonico al numero del servizio. Il medico di Continuità Assistenziale, ricevuta la telefonata, valuterà l’intervento necessario.
Infine si ricorda che la Continuità Assistenziale (guardia medica) è attiva: tutti i giorni dalle ore 20 alle ore 8; il sabato, domenica e festivi dalle ore 8 alle ore 20;i prefestivi dalle 10 alle 20.