Centoventimila mascherine in distribuzione e altre in arrivo per i medici toscani
In seguito ai due casi di cittadini toscani risultati positivi al Covid-19, seppur in attesa di validazione dall’Istituto superiore di sanità.
Coronavirus, la consigliera regionale Ilaria Bugetti (PD): «Centoventimila mascherine in distribuzione e altre in arrivo per i medici toscani».
Centoventimila mascherine in distribuzione
«È fondamentale mettere i medici di famiglia e tutti gli operatori sanitari, in particolare quelli dei pronto soccorso, nelle condizioni di svolgere il loro prezioso lavoro nella massima sicurezza possibile, con l’obiettivo di essere pronti a fronteggiare al meglio e con tutte le cautele possibili eventuali altri casi di Covid-19 sul territorio toscano».
Lo afferma la consigliera regionale PD Ilaria Bugetti dopo che nelle scorse ore è stata resa nota la notizia di due casi di nuovo Coronavirus in Toscana.
Il provvedimento della Regione
«È per questo che sono in distribuzione ai medici che operano sul territorio regionale 120mila mascherine e altre sono in arrivo – spiega Bugetti –. Il provvedimento è stato preso della Regione Toscana e in queste ore i medici di famiglia e gli operatori sanitari della Asl stanno ricevendo le mascherine di tessuto non tessuto (riciclate e made in Prato), a cui presto se ne aggiungeranno altre per poter rispondere in tranquillità alle esigenze anche dei prossimi giorni. È infatti molto importante in queste ore delicate tutelare e proteggere il lavoro dei medici di base e di tutti tutti gli operatori, i medici e gli infermieri che stanno affrontando in maniera professionale ed egregia la crisi in atto. Basti pensare ai medici di famiglia, che costituiscono il primo punto di riferimento e informazione per tutti i cittadini, che stanno rispondendo in modo encomiabile alla richiesta di rendersi disponibili dalle 8 alle 20. Stiamo provvedendo ad aggiornarli costantemente con tutte le informazioni necessarie e a metterli in grado di lavorare al meglio. A loro tutti va il mio plauso e il mio sostegno, così come a Renzo Berti e tutte le istituzioni, dalla Regione Toscana alla Asl a tutti i soggetti in campo, che si stanno impegnando con tenacia per far sì che questa complessa situazione sia gestita al meglio. Sono con voi».
Prima di agire avere bene il quadro
«È necessario agire con adeguatezza e proporzionalità, perché prima di prendere decisioni drastiche bisogna avere chiaro il quadro chiaro del contagio. Ma è altrettanto necessario usare grande prudenza e mettere in atto percorsi di contenimento del contagio e misure precise, diffuse e “chirurgiche” per l’accesso ai servizi sanitari. E per questo motivo che presso gli ospedali toscani, compreso il Santo Stefano di Prato, sono state montate strutture esterne ed isolate per effettuare in sicurezza i controlli sui casi di sospetto Covid-19. Una misura necessaria per gestire con la massima cautela quella che è una fase complicata, resa ancor più difficile dalla paura che viene amplificata con notizie false diffuse attraverso i social. A questo proposito ho letto e apprezzato l’appello di Demos Prato a mantenere la calma, al quale mi unisco, esortando tutti ora più che mai a conservare un atteggiamento il più razionale possibile e a cercare notizie riguardo al Covid-19 soltanto attraverso i canali ufficiali. Ricordo al riguardo che rimangono attivi e validi i riferimenti telefonici di informazione istituiti dal Ministero della Salute (1500) e dalla Regione Toscana (800.55.60.60). Tutto ciò che viene diffuso non per informare i cittadini, come è invece loro diritto, ma per alimentare paura e far leva sull’emotività si chiama sciacallaggio».