Ci lascia un grande artista

Nicola Vannini: la musica indipendente italiana piange un suo pilastro

Fiorentino, è stato la voce dei Diaframma e un punto di riferimento per molti musicisti emergenti.

Nicola Vannini: la musica indipendente italiana piange un suo pilastro

È venuto a mancare un importante esponente della musica fiorentina: Nicola Vannini, figura chiave della musica indipendente italiana. Dalla sua militanza nei Diaframma alla fondazione di Audioglobe e dell’etichetta Santeria, ha supportato innumerevoli artisti e iniziative culturali. La triste notizia è stata diffusa da Federico Fiumani tramite un post sui social, suscitando un’ondata di messaggi di cordoglio dal mondo musicale e dal Rock Contest, evento al quale Vannini partecipava con passione.

Un lungo percorso di malattia

All’età di 66 anni, Nicola Vannini si è spento dopo aver lottato a lungo contro una malattia. La sua carriera, che si è estesa per oltre quarant’anni, ha lasciato un segno indelebile nel panorama musicale italiano, sia come musicista che come produttore e talent scout, nonché come fondatore di una delle etichette discografiche più attive del paese.

Il legame con i Diaframma

Originario di Firenze, Vannini ha iniziato la sua carriera musicale all’inizio degli anni Ottanta, un periodo cruciale per la new wave italiana.
Dal 1981 al 1983, è stato la voce dei Diaframma, contribuendo in modo significativo alla fase iniziale del gruppo insieme a Federico Fiumani. È l’interprete del singolo “Altrove” (1983), che è diventato uno dei brani emblematici della scena post-punk italiana.

Un sostenitore della musica indipendente

Il contributo più importante di Vannini è stato indubbiamente quello di ampliare la visibilità della musica indipendente in Italia, supportando artisti e band in un periodo in cui la scena alternativa faticava ad accedere ai canali digitali e alle risorse odierne.