Firenze ricorda le vittime

Il Teatro Puccini di Firenze omaggia le vittime della mafia con poltrone dedicate

Sessantadue posti del teatro porteranno i nomi di magistrati, giornalisti, forze dell’ordine e cittadini uccisi dalla mafia.

Il Teatro Puccini di Firenze omaggia le vittime della mafia con poltrone dedicate

Dal palco alla memoria. Paolo Borsellino, Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Carlo Alberto Dalla Chiesa, Pio La Torre, Peppino Impastato, Rossella Casini, Fabrizio Nencioni, Nadia Nencioni, Caterina Nencioni: questi sono solo alcuni dei nomi che saranno ricordati al Teatro Puccini di Firenze, dove una fila di poltrone si trasformerà in un simbolo della lotta contro le mafie.

Poltrone dedicate e QR code per la memoria

Un totale di 62 poltrone saranno intitolate a coloro che hanno dato la vita per la giustizia e la libertà. Ogni posto avrà il nome della vittima sul biglietto, accompagnato da un QR code che rimanderà a una pagina con brevi biografie. I posti saranno riservati principalmente a scuole, associazioni e organizzazioni, e parte del ricavato dei biglietti andrà a sostenere attività di contrasto alla criminalità organizzata.

Spettacoli e incontri per la memoria

Il progetto sarà inaugurato oggi, 18 novembre, con lo spettacolo “Il paese nelle mani – Cronaca d’Italia in sette stragi”, seguito da un dibattito che coinvolgerà oltre 600 studenti e familiari delle vittime, tra cui Fiammetta Borsellino, Giovanni Chinnici, Tina Montinaro e Sauro Ranfagni. La serata si concluderà con “Fiore di campo. La mafia non è musica”, dedicato a Peppino Impastato e accompagnato dalla Nuova Orchestra Pedrollo.

Il Teatro Puccini: un centro di cultura e impegno civile

Fondato nel 1940 e trasformato nel tempo in un centro culturale sotto la direzione di Sergio Staino, il Teatro Puccini si conferma un importante spazio di memoria, cultura e impegno civile. All’ingresso, saranno piantati due ulivi in gemellaggio simbolico con il Giardino della Memoria “Quarto Savona Quindici” di Palermo, mentre il bar del teatro utilizzerà prodotti provenienti da cooperative sorte su terreni confiscati alla mafia.

Con questa iniziativa, Firenze ribadisce che ricordare le vittime della mafia non è solo un atto di commemorazione, ma un impegno costante: dal palco alle aule scolastiche, la memoria si fa strumento di educazione civica e resistenza alla criminalità.

I nomi delle 62 vittime di mafia commemorati al Puccini

Cesare Terranova – magistrato
Lenin Mancuso – maresciallo della Polizia di Stato
Giovanni Falcone – magistrato
Francesca Morvillo – magistrata e moglie di Giovanni Falcone
Vito Schifani – agente della Polizia di Stato e scorta di Giovanni Falcone
Rocco Dicillo – agente della Polizia di Stato e scorta di Giovanni Falcone
Antonio Montinaro – assistente della Polizia di Stato e scorta di Giovanni Falcone
Paolo Borsellino – magistrato
Agostino Catalano – agente della Polizia di Stato e scorta di Paolo Borsellino
Emanuela Loi – agente della Polizia di Stato e scorta di Paolo Borsellino
Vincenzo Li Muli – agente della Polizia di Stato e scorta di Paolo Borsellino
Walter Eddie Cosina – assistente della Polizia di Stato e scorta di Paolo Borsellino
Claudio Traina – agente della Polizia di Stato e scorta di Paolo Borsellino
Giuseppe Di Lavore – autista dei mezzi adibiti al trasporto dei detenuti
Rocco Chinnici – magistrato
Mario Trapassi – maresciallo dei carabinieri e scorta del giudice istruttore Rocco Chinnici
Salvatore Bartolotta – appuntato dei carabinieri
Stefano Li Sacchi – portiere dello stabile di via Pipitone Federico in cui viveva Rocco Chinnici
Piersanti Mattarella – presidente della Regione Sicilia
Pio La Torre – segretario del PCI siciliano
Rosario Di Salvo – scorta di Pio La Torre
Peppino Impastato – giornalista
Giuseppe (Pippo) Fava – scrittore, giornalista, uomo di teatro
Mauro Rostagno – giornalista
Beppe Montana – commissario della Polizia di Stato
Antonino Cassarà – vicequestore della Polizia di Stato
Roberto Antiochia – agente della Polizia di Stato
Giuseppe Montalbano – medico, politico e patriota
Placido Rizzotto – sindacalista
Rossella Casini – giovane fiorentina
Angela Fiume – vittima della strage di via de’ Georgofili
Fabrizio Nencioni – vittima della strage di via de’ Georgofili
Nadia Nencioni – vittima della strage di via de’ Georgofili
Caterina Nencioni – vittima della strage di via de’ Georgofili
Dario Capolicchio – vittima della strage di via de’ Georgofili
Carlo Alberto Dalla Chiesa – prefetto e generale dei Carabinieri
Emanuela Setti Carraro – infermiera della Croce Rossa e moglie di Carlo Alberto Dalla Chiesa
Domenico Russo – guardia scelta, scorta del gen. Dalla Chiesa
Emanuele Basile – capitano dei Carabinieri
Pino Puglisi – sacerdote
Libero Grassi – imprenditore
Lea Garofalo – testimone di giustizia
Rita Àtria – testimone di giustizia
Mario Malausa – tenente dei Carabinieri
Silvio Corrao – maresciallo dei Carabinieri
Calogero Vaccaro – maresciallo dei Carabinieri
Eugenio Altomare – appuntato dei Carabinieri
Marino Fardelli – appuntato dei Carabinieri
Pasquale Nuccio – maresciallo dell’Esercito
Giorgio Ciacci – soldato
Giovanni Bellissima – vicebrigadiere dei Carabinieri
Salvatore Bologna – appuntato dei Carabinieri
Domenico Marrara – appuntato dei Carabinieri
Silvano Franzolin – appuntato dei Carabinieri
Luigi Di Barca – carabiniere
Salvatore Raiti – carabiniere
Mario D’Aleo – capitano dei Carabinieri
Giuseppe Bommarito – appuntato dei Carabinieri
Pietro Morici – carabiniere
Rosario Livatino – magistrato
Peppe Diana – sacerdote
Boris Giuliano – vice questore della Polizia di Stato