Museo della Deportazione capofila nazionale per la formazione a Berlino

Partecipano direttori e operatori di 16 dei maggiori luoghi di memoria italiani.

Museo della Deportazione capofila nazionale per la formazione a Berlino
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Museo della Deportazione capofila nazionale per un progetto di formazione sulla memoria a Berlino.

Museo della Deportazione capofila

Il Museo della Deportazione di Prato è il capofila italiano di un progetto che sta coinvolgendo 16 fra i maggiori luoghi di memoria italiani. Il progetto, partito nel giugno dell’anno scorso in Toscana e in Emilia-Romagna, prevede la realizzazione dal 23 al 28 giugno di un corso di formazione che ha sede nella famosa Villa della Conferenza di Wannsee dove nel gennaio 1942 fu organizzato lo sterminio nazista, ma che oggi è uno dei più importanti centri, a livello europeo, attivi sulla didattica della Shoah e più in generale, sulla conoscenza dei crimini del nazifascismo.

L’iniziativa è stata organizzata per la formazione del personale nei luoghi di memoria associati recentemente nella rete nazionale denominata Paesaggi della memoria di cui la direttrice del Museo della Deportazione di Prato Camilla Brunelli è vicepresidente. Vi partecipano in particolare i rappresentanti - direttori e operatori - del Museo della Fine della Guerra di Dongo (CO), della Fondazione Nuto Revelli (CN), della Fondazione Fossoli di Carpi (MO), del Museo dei Fratelli Cervi (RE), della Scuola di Pace di Montesole (BO), del Parco della Pace di Sant’Anna di Stazzema (LU), delle Stanze della memoria di Siena, del Museo audiovisivo della Resistenza di Fosdinovo (MS). Del Museo della Deportazione di Prato ci sono, oltre alla direttrice, Elena Bresci ed Enrico Iozzelli.

Una settimana intensa

La settimana di visite e di studi a Berlino, iniziata lunedì scorso e che si concluderà venerdì 28 giugno, sarà un’ottima occasione di confronto e di conoscenza sulle tematiche che i luoghi di memoria in Italia trattano con le molte scolaresche che ogni anno li visitano numerose. I partecipanti seguono un percorso che comprende visite guidate, workshop ed escursioni su temi come trasmettere nel 21° secolo la storia del nazionalsocialismo e dei crimini nazisti dal punto di vista culturale, sociale e didattico.

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