Truffa del falso investimento, due donne di Montecatini ai domiciliari

Arresti domiciliari per madre e figlia di Montecatini Terme che, nel novembre scorso, avevano inscenato una truffa ai danni di persone anziane.

Truffa del falso investimento, due donne di Montecatini ai domiciliari
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I fatti risalgono al novembre scorso e vedono protagoniste due donne di Montecatini Terme, madre e figlia, che all'esterno del supermercato Conad di Cintolese e del parcheggio delle Poste di via Risorgimento a Monsummano hanno inscenato la truffa del falso investimento: operazione portata a termine dai Carabinieri della locale stazione.

Madre e figlia ai domiciliari

I carabinieri della stazione di Monsummano Terme hanno notificato a due donne, R.B., 36enne e O.B., 20enne, madre e figlia conviventi in un’abitazione di Montecatini Terme e già note alle forze dell’ordine per i trascorsi specifici, un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico emessa dal Gip Patrizia Martucci per una serie di truffe e tentate truffe commesse ai danni di persone per lo più anziane con la tecnica del “falso investimento”.

Le due truffatrici avevano scelto come base di azione il parcheggio della Conad di Cintolese e il parcheggio di via Risorgimento antistante l’ufficio postale. Gli episodi attribuiti loro sono tutti avvenuti nel novembre dello scorso anno. Nel primo caso, che fra l’altro è l’unico portato a compimento, erano riuscite a farsi dare 50 euro di “risarcimento” da un 78enne del luogo, accusandolo di avere urtato in manovra la più giovane delle due donne con il conseguente danneggiamento di uno smartphone cadutole di mano. L’uomo, resosi conto successivamente di essere stato truffato aveva sporto denuncia qualche giorno dopo.

In cosa consiste la truffa

La tecnica utilizzata è sempre stata la stessa. Mentre la madre aspettava sulla propria Lancia Y, con funzioni di “palo” seguendo a distanza la figlia per recuperarla al volo, sia in caso di riuscita della truffa che in caso negativo, quest’ultima si aggirava nel parcheggio cercando di individuare le persone anziane in manovra con la propria auto. Una volta individuata la vittima gli si appostava dietro cercando di non farsi vedere dagli specchietti retrovisori, dava un forte colpo alla carrozzeria con la mano per simulare l’urto e poi chiedeva soldi al malcapitato fingendo di avere subito un danno, con motivazioni disparate. La messinscena è stata attuata altre tre volte, sempre nel parcheggio della Conad ma le ulteriori potenziali vittime, tre uomini di 66, 80 e 83 anni, tutti del luogo, non hanno aderito alla richiesta subodorando l’inganno.

Dal supermercato alle Poste: così si è spostata la truffa

Le due truffatrici hanno quindi cambiato zona, e alla fine dello stesso mese di novembre hanno preso di mira il parcheggio antistante l’ufficio postale di via Risorgimento a Monsummano. Il primo tentativo è andato fallito e una prima auto colpita dalla giovane ha proseguito la sua corsa allontanandosi mentre una seconda auto, condotta da un 80enne del luogo si è fermata. In quel frangente però, un brigadiere della locale stazione, libero dal servizio, che aveva assistito ad entrambi gli episodi è intervenuto ponendo fine al tentativo di truffa e bloccando la giovane che aveva già contestato al conducente l’urto, in realtà mai avvenuto, mentre la madre vista la mala parata si era allontanata in auto per essere intercettata a Montecatini pochi minuti dopo da una pattuglia del Norm. In quell'occasione le due donne erano state denunciate in stato di libertà. Le indagini della stazione, coordinate dalla pm Luisa Serranti, sono proseguite ed hanno permesso di ricostruire minuziosamente tutti gli episodi, anche grazie alle immagini della videosorveglianza dell’esercizio commerciale, consentendo di richiedere ed ottenere la misura cautelare che è stata applicata ieri.

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