Scritte fasciste fuori dalle sedi Anpi e Pd a Prato
Il segretario del Pd Gabriele Bosi: "Alla luce di questo, chiediamo con ancora più forza a Prefetto e Questore di impedire manifestazione indegna e anticostituzionale".
Scritte fasciste fuori dalle sedi Anpi e Pd a Prato
A pochi giorni da quella che sta diventando la manifestazione più discussa della storia di Prato, quella di Forza Nuova, accusata di voler celebrare i 100 anni del fascismo con questo evento, scritte fascisti imbrattano le sedi di Anpi Prato e Pd Prato.
"Qualcuno pensa in questo modo di intimidire il Partito democratico e l’Anpi di Prato, insieme alle numerose associazioni, movimenti e partiti politici che si stanno opponendo con forza all’organizzazione della manifestazione di Forza nuova annunciata in città per “celebrare” i cento anni di fascismo. Sappiano che a Prato, città medaglia d’argento al valor militare nella guerra di Liberazione, nessuno si farà intimidire".
Queste le parole del segretario provinciale del Partito democratico Gabriele Bosi, in seguito agli atti vandalici ai danni della sede Anpi e della sede Pd di Prato.
"Insieme a tutti coloro che si riconoscono nei valori della Resistenza e della Costituzione, continueremo a chiedere a Prefetto e Questore di impedire una manifestazione indegna di questa città e palesemente anticostituzionale. A Prato non c’è spazio per qualsiasi forma di odio, di razzismo o di neofascismo - aggiunge - Per questo chiediamo alle autorità competenti di farsi garanti del rispetto dell’ordine pubblico e del confronto democratico in questa città, che non può davvero più tollerare episodi come questi".
Nei giorni scorsi tutti i sindaci della provincia di Prato erano stati firmatari di un appello per fermare questa manifestazione indetta per il 23 marzo.
Ieri pomeriggio in prefettura ci doveva essere l'incontro per decidere se far fare o meno la manifestazione, ma l'incontro è stato rimandato.
Intanto arriva il no deciso anche della Chiesa di Prato.