Pistoia, rinviato il funerale dell'operaio morto in vivaio
Non si è svolto, per ora, il funerale dell'operaio morto all'interno di un vivaio al confine fra Pistoia e Serravalle Pistoiese: questi i motivi.
Il funerale per l'ultimo saluto a Sokol Rrahishta, l'operaio morto mentre si trovava a lavoro, che si doveva svolgere nella chiesa di San Paolo questa mattina, lunedì 18 marzo, è stato rimandato perché non è arrivato ancora il "nulla osta" per la restituzione della salma alla famiglia dopo l'autopsia. Intanto il legale rappresentante di "Mati 1909" è indagato per omicidio colposo.
Nessun funerale per l'operaio morto
C'era attesa a Pistoia per il funerale di Sokol Rrahishta che si sarebbe dovuto svolgere nella mattina di lunedì 18 marzo. Sarebbe, appunto. Perché fuori dalla chiesa di San Paolo in corso Gramsci c'era solo qualche conoscente che non sapeva nulla che il funerale dell'operaio morto in vivaio la scorsa settimana era rinviato.
La motivazione è che dall'ospedale di Careggi, dove l'uomo era stato ricoverato dopo l'infortunio in via del Pancone al confine fra Pistoia e Serravalle Pistoiese, non è ancora arrivato il "nulla osta" per la restituzione della salma del defunto alla famiglia. Questo perché deve essere svolta l'autopsia per accertare le cause del decesso, ovvero se si è trattato soltanto di una caduta dalla scala, risultata poi fatale, oppure se alla base c'è stato anche un malore come ipotizzato quasi subito.
Per questo motivo il legale rappresentante di "Mati 1909", il vivaio dov'è avvenuto l'incidente mortale, vale a dire Andrea Mati è indagato per omicidio colposo e difeso dall'avvocato Cecilia Turco del Foro di Pistoia.
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