E' morto Silvano Sarti, il partigiano Pillo
I saluti, il cordoglio e i ringraziamenti arrivati da tutta Italia.
Era nato nel 1925 a Scandicci, nel 1944 si unì alla Brigata Sinigaglia.
E' il partigiano Pillo
Se n'è andato un altro partigiano che ha fatto la storia della Resistenza italiana.
Silvano Sarti era presidente onorario dell'Anpi di Firenze, fu il protagonista della liberazione di Firenze dai nazifascisti nell'agosto del 1944, medaglia d'oro al valore militare.
Tanti i messaggi di cordoglio arrivati oggi.
Qui il messaggio del presidente della regione Toscana Enrico Rossi:
"E' stato fino all'ultimo un appassionato combattente antifascista e un testimone dei valori repubblicani e costituzionali. Ci lascia in un momento in cui nel nostro Paese le ragioni di quella sua battaglia tornano prepotentemente in primo piano. Il suo esempio e il suo ricordo ci saranno preziosi". Così il presidente della Regione Toscana commenta la scomparsa del partigiano ‘Pillo', presidente onorario dell'Anpi di Firenze.
L'assessore Stefania Saccardi:
"C'era ancora tanto bisogno della sua passione e del suo entusiasmo – commenta l'assessore al diritto alla salute Stefania Saccardi -. Ho conosciuto Silvano e mi ha sempre colpito la sua capacità di dialogo e di confronto e soprattutto la sua voglia continua di proporre ai giovani di oggi quei valori che lo avevano spinto, lui allora giovanissimo, a combattere per liberare la sua città e il suo paese. Quella di ‘Pillo' è una storia – conclude – che Firenze non dimenticherà".
Prato
Tra le altre anche l'Anpi di Prato si è unita ai tanti saluti, ringraziamenti e cordoglio arrivati da tutta italia.
"Ciao caro "Pillo"... Grazie di cuore per quanto hai fatto nella Resistenza e nell'Anpi" ha pubblicato su Facebook l'Anpi Prato appena appresa la notizia.
Sesto Fiorentino
Il sindaco Lorenzo Falchi e tutta la città di Sesto Fiorentino si uniscono al cordoglio per la scomparsa del partigiano Silvano Sarti.
“In queste ore di grande dolore, possiamo dire soltanto ‘grazie’ a Silvano Sarti - afferma il sindaco Falchi - Grazie per aver scelto, ancora giovanissimo, di stare dalla parte giusta, mettendo a rischio la propria vita. Grazie per aver combattuto per la nostra libertà, per aver contribuito al riscatto di un popolo umiliato dagli orrori del Nazifascismo. Grazie per l’esempio che ha rappresentato per tutti noi, una voce alta, di testimonianza e di lotta, che ci ha esortato fino all’ultimo a non dare mai per scontata la libertà, a non chinare il capo di fronte al presente”.
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