Sollicciano, sopralluogo Commissione politiche sociali: "Freddo, odore di muffa, cimici e topi in cella. Detenzione disumana"
"Il quadro evidenziato è estremamente grave: il degrado fisico della struttura si intreccia con problematiche gestionali, aggravate dalla cronica carenza di personale"
"Un pugno nello stomaco". Così lo ha definito Edoardo Amato, presidente della IV Commissione consiliare in Comune a Firenze il carcere di Sollicciano. Perché toccare con mano quelle che sono ormai le condizioni del penitenziario fiorentino è altra cosa. Un quadro definito "estremamente grave".
"Il degrado fisico della struttura si intreccia con problematiche gestionali, aggravate dalla cronica carenza di personale, che peggiorano ulteriormente a situazione, sia per le persone detenute, sia per il personale che vi lavora".
Durante il sopralluogo, la Commissione ha visitato le sezioni del giudiziario, il reparto accoglienza e l’ATSM, riscontrando ovunque una situazione che compromette gravemente la dignità delle persone detenute e rende impossibile perseguire la funzione rieducativa della pena.
"Servono interventi immediati, sia strutturali che organizzativi: non si può più aspettare. Le condizioni attuali di Sollicciano – spiega il presidente della Commissione Edoardo Amato – sono inaccettabili, la detenzione disumana. Osservare da vicino queste realtà è stato fondamentale per comprendere quanto sia urgente un cambiamento radicale.
Solo garantendo condizioni di vita dignitose alle persone detenute sarà possibile ripristinare i valori costituzionali e riformare un sistema ormai al collasso".
Gli eventi drammatici degli ultimi giorni evidenziano con forza come la situazione a Sollicciano sia ormai insostenibile da tempo. Una situazione critica che richiede un impegno condiviso da parte di tutti i livelli istituzionali, a partire dal Ministero della Giustizia.
Sollicciano non è soltanto un luogo di detenzione, ma il simbolo di un sistema che fatica a garantire i principi fondamentali sanciti dalla Costituzione.
Ripensare Sollicciano non rappresenta solo una necessità strutturale, ma anche un’opportunità per rivedere il ruolo delle carceri all’interno del contesto sociale, trasformandole in luoghi capaci di offrire percorsi di recupero e reinserimento.
"Come commissione IV – conclude il presidente Edoardo Amato – chiederemo di poter entrare anche nei prossimi mesi per vedere come la situazione evolverà".
"Situazione insostenibile"
Intanto ci sono le prime reazioni da parte della politica.
"Chiediamo con forza urgenti interventi per la sicurezza e la salute del personale penitenziario - dice la Marco Semplici, Consigliere Gruppo Funaro sindaca - .
Il Ministero deve assumersi la responsabilità di garantire l’assunzione di nuovi agenti e di risolvere questa emergenza, perché è in gioco la sicurezza di tutti. La situazione attuale del carcere di Sollicciano è insostenibile e pone seri rischi per la sicurezza e la salute sia dei detenuti che degli operatori penitenziari".
Per Dmitrij Palagi, Sinistra Progetto Comune:
"La distanza tra carcere e città è aumentata. Le articolazioni dello Stato si muovono in una condizione di necessaria autogestione, nell'abbandono della politica".