Palpeggiamenti e molestie, denuncia degli studenti: docente fiorentino sospeso quattro mesi
I fatti risalgono al maggio 2024. Il professore avrebbe palpeggiato tre studenti e rivolto domande esplicite sulla sfera sessuale ad altri
Il docente fiorentino è attualmente sotto contratto presso l'istituto tecnico e professionale Leonardo da Vinci mentre lo scorso anno scolastico ha insegnato all’istituto superiore statale Enrico Fermi, nello stesso edificio. In entrambi ha svolto il ruolo di insegnante di sostegno. Proprio durante la precedente esperienza sarebbero avvenuti gli episodi contestati.
Avrebbe palpeggiato il fondoschiena di uno studente minorenne ma anche intrapreso numerose conversazioni sgradevoli con richieste di informazioni sulla vita personale ed intima - di carattere sessuale - a studenti e studentesse. Per questo motivo, come riporta l'ordinanza del tribunale civile di Firenze, nei confronti del docente è stato emesso un provvedimento di sospensione della durata di quattro mesi, tanto dal lavoro quanto dalla retribuzione.
Gli episodi contestati e la sospensione
I fatti risalgono al maggio 2024. L'accusa è di aver posto in essere "conversazioni aventi ad oggetto i comportamenti sessuali degli studenti e delle studentesse, nonché comportamenti integranti molestie". In totale, il docente avrebbe toccato tre alunni. Uno di loro, in particolare, avrebbe raccontato tutto alla madre che a sua volta ne avrebbe parlato col dirigente scolastico.
Altri episodi riguardano invece il volersi intrufolare nella vita privata degli alunni, con domande sgradevoli ed esplicite sulla sfera sessuale ad una studentessa, al quale avrebbe rivolto domande improprie sul "volersi concedere" ad uno specifico studente. Episodi per i quali ci sono le testimonianze dirette dei protagonisti alla preside, otto in totale. Episodi tutti finiti nel fascicolo aperto a suo carico, il quale ha decretato la sospensione per il suo "comportamento reiterato nei confronti di numerosi studenti”.
Il tribunale di Firenze ha così confermato i quattro mesi di sospensione con rigetto del ricorso cautelare. Nell'ordinanza si legge come gli atteggiamenti del docente siano stati "gravemente lesivi degli obblighi contrattualmente assunti risultando idonei a ledere la personalità morale degli studenti, causando disagio e turbamento". Gli stessi comportamenti non sono però stati ritenuti avere la finalità di "soddisfare impulsi di carattere sessuale" e sono dunque da considerare "atti non conformi alle responsabilità, ai doveri e alla correttezza inerenti alla funzione".