Tragedia di Calenzano, rabbia e dolore alla manifestazione
All'nizio sono stati ricordati i nome delle cinque vittime. Il duro intervento dei sindacati
Una piazza di rabbia e dolore. In un migliaio hanno partecipato alla manifestazione a Calenzano in seguito alla strage del deposito Eni. Tutti uniti per ricordare le vittime della tragica esplosione e per ribadire, ancora una volta, “basta morti sul lavoro”.
In piazza un migliaio di persone
A scendere in piazza Cgil, Cisl e Uil, che per oggi, mercoledì 11 dicembre, avevano indetto uno sciopero a livello provinciale, ma anche istituzioni, parenti e amici dei 5 lavoratori deceduti e molti cittadini della Piana Fiorentina. La manifestazione si è aperta con la lettura dei nomi dei cinque lavoratori deceduti.
Gli interventi istituzionali...
"Dobbiamo metterci tutti maggiore impegno, io per primo e fare tutto quello che serve affinché il lavoro sia più sicuro", ha dichiarato il presidente della Toscana Eugenio Giani. "Serve aprire una riflessione sul contesto dove è avvenuto l'incidente e sulle conseguenze", gli ha fatto eco il sindaco di Calenzano, Giuseppe Carovani.
...e quello dei sindcati
“Se il governo dopo la strage di Esselunga a Firenze fa la patente a crediti, che dà punti alle imprese, poi taglia sulla finanza pubblica e dunque sui controlli significa che"continua a lasciare mano libera alle imprese di fare quello che credono per aumentare il profitto. Allora ha grandissima responsabilità, tanto quanto le imprese", la dura presa di posizione della segretaria confederale della Cgil Francesca Re David.