la sera dell'Immacolata

Uccise il vicino di casa, un centinaio in corteo per dimostrargli solidarietà. In prima fila il parroco di San Polo, don Natale

Sandro Mugnai, artigiano di 54 anni , il 5 gennaio del 2023 ha sparato e ucciso il vicino, Gezim Dodoli, che gli stava distruggendo casa con la ruspa. Rischia il carcere con l'accusa di omicidio volontario

Uccise il vicino di casa, un centinaio in corteo per dimostrargli solidarietà. In prima fila il parroco di San Polo, don Natale
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"Sandro siamo con te". Così con questo messaggio che un centinaio di cittadini di San Palo, frazione della provincia di Arezzo, sono scesi in corteo la sera di domenica 8 dicembre 2024, a sostegno di Sandro Mugnai, l’artigiano di 54 anni che il 5 gennaio del 2023 ha sparato e ucciso il vicino, Gezim Dodoli, che gli stava distruggendo casa con la ruspa.

In prima fila Giovanni Severi e il parroco di San Polo, don Natale Gabrielli, le due figure chiave del comitato nato a sostegno dell’uomo che andrà a processo con l’accusa di omicidio volontario per aver ammazzato Gezim Dodoli alla vigilia dell’Epifania di due anni fa. L’iniziativa, come detto, si è tenuta la sera di domenica 8 dicembre 2024, a partire dalle 17 e si è conclusa con una Messa nella chiesa del paese.

L'escavatore con cui Gezim Dodoli attaccò la casa di Mugnai

"Noi vogliamo rivolgergli un pensiero per Dodoli e uno per l'aggredito, Mugnai - ha detto ai microfoni di Arezzo Tv il parroco, don Natale - C'è un principio crtistiano - ha aggiunto - che se tizio sta ingiustamente aggredendo tizio e io vedo la scena e assisto sono tenuto in coscienza ad impedire che questo avvenga. Con qualsiasi mezzo. Anche con estremi mezzi, insomma. Per impedire che questo avvenga".

Tradotto, Mugnai ha fatto bene a sparare quattro colpi di fucile.

Il processo

Il gup di Arezzo ha restituito gli atti alla procura chiedendo la riformulazione dell'imputazione, da eccesso colposo in legittima difesa a omicidio volontario.

Sandro Mugnai rischia il carcere per omicidio volontario

La tragedia maturò da dissapori di vicinato. Mugnai quella sera era a cena con la famiglia a casa, quando ci fu l'assalto con la ruspa da parte della vittima, con un escavatore. Dodoli, secondo quanto ricostruito, dopo aver travolto quattro auto, cominciò a colpire l'abitazione di Mugnai. Quest'ultimo, imbracciato il fucile da caccia, sparò quattro colpi, uccidendo il 59enne.

Allora, come oggi, a schierarsi a sostegno dell’amico, don Natale che per difendere Mugnai ha scomodato persino la Bibbia.

"La vicenda evoca un po’ quello che successe tra Davide e Golia – ha detto in una recente intervista - ma noi siamo dalla parte di Davide, del più debole, non di Golia. Si è trattata di una ingiusta aggressione e noi dobbiamo impedire che si verifichi la tragedia nella tragedia".

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