Mozione anche in regione

La proposta della Lega: "In classe senza velo per i minori". Il Pd: "Ennesima battaglia strumentale"

Botta e risposta tra il Carroccio e il Partito democratico. La raccolta di firme è prevista per il 14 e il 15 dicembre

La proposta della Lega: "In classe senza velo per i minori". Il Pd: "Ennesima battaglia strumentale"
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E' destinata a creare non poche polemiche la raccolta firme indetta dalla Lega "In classe con la testa libera", ovvero il divieto per i minori di indossare il velo in classe. La risposta arriva subito da Stefania Lio, vicesegretaria regionale del Pd Toscana:

"Le battaglie politiche di cui si occupa la Lega sono solo strumentali. Non rispettano le differenze culturali e minano le libertà individuali".

Ma andiamo per ordine.

La Lega Toscana ha indetto una raccolta firme il 14 e 15 dicembre, a cui collegare una mozione da presentare in Consiglio regionale della Toscana e un'iniziativa parlamentare e in Europa per introdurre il divieto per le ragazze minorenni di indossare il velo a scuola.

La presentazione in Consiglio regionale della raccolta firme

Proposta che andrà anche a Bruxelles

"L'Europa e l'Italia si stanno islamizzando - ha spiegato Susanna Ceccardi, europarlamentare del Carroccio - e i segni sono anche le numerose bambine che si presentano a scuola, minorenni, quasi integralmente coperte dal velo. Il velo islamico è un simbolo di oppressione, nasce da retaggi culturali e familiari che impongono anche a bambine piccolissime di mettere il velo. Noi crediamo che invece a scuola si debba andare con la testa libera.

Per questi motivi culturali, identitari e, soprattutto, di libertà delle donne, l'iniziativa della Lega va incontro alle donne e soprattutto alle bambine. Abbiamo quindi promosso una raccolta firme in tutti i gazebo per le piazze della Toscana per dire no al velo in classe".

Inoltre, la proposta verrà presentata anche in Europarlamento perché, ha detto ancora Ceccardi, si "segua anche altre normative che già esistono in Europa, in Francia nelle Fiandre, in Germania e anche in Spagna, e confermate dalla Cedu".

Immediata la stoccata del Pd toscano

Ed ecco la risposta del Partito democratico.

"Con queste ennesima battaglia strumentale, fatta contro una - presunta - islamizzazione dell’Italia e dell’Europa per usare le parole dell’europarlamentare Ceccardi, viene meno da parte della Lega il rispetto della libertà religiosa delle persone, principio fondamentale sancito dalla Costituzione Italiana e garantito a ogni cittadino, compresi i minori, nel rispetto delle convinzioni familiari.

Stefania Lio, vicesegretaria regionale del Pd Toscana

Impedire il velo a scuola rischia di violare questo diritto e di emarginare ulteriormente le bambine e le famiglie che scelgono di indossarlo per motivi culturali o religiosi. Anzi, questa campagna potrebbe invece inasprire sentimenti discriminatori e rafforzare stereotipi negativi contro le comunità musulmane, mentre sarebbe auspicabile e più costruttivo promuovere un’integrazione inclusiva che abbatta le barriere culturali e incoraggi il dialogo.

L’imposizione di un divieto nato in nome della “libertà” costituisce un paradosso. La libertà personale significa anche consentire a ciascun individuo e a ciascuna famiglia di prendere decisioni autonome, chiarisce, Stefania Lio, vicesegretaria regionale del Pd Toscana, alle dichiarazioni dell’europarlamentare Susanna Ceccardi sull’uso del velo in classe.

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