Arezzo, capotreno aggredito da un passeggero senza biglietto
Tre giorni di prognosi per l'uomo che è ricorso alle cure mediche. L'allarme di Trasporto Ferroviario Toscano
Nuova aggressione nei confronti di un capotreno. Questa volta è avvenuta nel comune di Subbiano (Arezzo) a bordo del convoglio che collega il capoluogo toscano a Stia, in Casentino sabato 9 novembre.
I pugni e lo spray al peperoncino
Il ferroviere stava controllando un passeggero privo di biglietto: è stato prima colpito con un pugno al volto e poi gli è stato spruzzato contro uno spray al peperoncino. Un macchinista, che nel frattempo si era avvicinato, è stato a sua volta aggredito. È stato allora richiesto l'intervento dei carabinieri di Bibbiena che sono prontamente intervenuti. Il capotreno è andato al pronto soccorso, dove è stato visitato e congedato con tre giorni di prognosi.
"Una catena di fatti violenti"
L'episodio è stato denunciato da Maurizio Seri, amministratore unico di Trasporto Ferroviario Toscano Spa. "E' l'ennesimo episodio di violenza che accade a bordo dei nostri treni, che purtroppo si inserisce in una catena di fatti violenti che da tempo segnaliamo alle autorità competenti. Rinnoviamo l'appello - aggiunge Seri - perché si intervenga con urgenza per garantire la sicurezza dei lavoratori e dei viaggiatori".
La precedente segnalazione
"Già lo scorso mese di agosto – continua Seri - in seguito a un altro episodio di violenza su un treno TFT, avevamo scritto una lettera alle istituzioni e alle forze dell’ordine segnalando le preoccupazioni per la sicurezza a bordo dei treni, soprattutto su alcuni di essi, e in determinate stazioni. Oggi segnaliamo che alcuni particolari convogli che svolgono servizio dalla stazione di Arezzo sono da attenzionare in modo particolare".
L'apertura a un confronto
"I nostri dipendenti e i nostri viaggiatori- conclude l'amministratore unico di Trasporto Ferroviario Toscano Spa - devono poter operare e viaggiare in un ambiente sicuro, libero da qualsiasi forma di minaccia o violenza. Da oltre un anno come TFT e LFI abbiamo attivato un servizio di vigilanza privato sui treni, ma purtroppo da solo non basta. Siamo disponibili, lo ribadiamo, a un confronto con tutti i soggetti interessati che possa portare a proposte e azioni concrete per la tutela della sicurezza di tutti”.