Sesto Fiorentino, sparano al soffitto del locale: quattro arresti
La reazione del gruppetto dopo il rifiuto della barista di riaprire e versare loro da bere
Nella notte tra sabato 11 e domenica 12 novembre, la Polizia di Stato ha arrestato, a Sesto Fiorentino (Firenze), quattro cittadini stranieri – tre di origine marocchina e uno pakistana – di età compresa tra i 24 e i 31 anni. Sono tutti accusati di violenza privata aggravata in concorso.
Gli spari al soffitto del bar
Gli agenti sono intervenuti nei pressi di un locale in viale Ariosto, a seguito della segnalazione arrivata al numero d’emergenza 112 Nue, relativa ad un colpo d’arma da fuoco. Un uomo si è introdotto nel locale e ha sparato sul soffitto del pubblico esercizio. Il gesto sarebbe scattato al rifiuto dell’esercente di riaccendere la musica dopo la chiusura e servire da bere al gruppetto, che subito dopo i colpi di arma da fuoco si sarebbe allontanato.
L'allarme dato dalla barista
In particolare, secondo quanto ricostruito, intorno alle 5, i quattro sarebbero entrati nel locale ormai chiuso con la pretesa che fosse versato loro da bere. Al rifiuto della titolare del locale, uno di loro avrebbe estratto quindi una pistola e appunto sparato verso l'alto, senza fortunatamente ferire nessuno. A questo punto, l’esercente, comprensibilmente spaventata, si sarebbe chiusa nel suo ufficio dal quale avrebbe dato l’allarme.
L'intervento della Polizia
Le volanti hanno subito rintracciato gli indagati in zona a bordo di un’auto: i poliziotti hanno subito fermato e circondato un’autovettura sospetta, verosimilmente in fuga. All’interno del veicolo, sono stati trovati e sequestrati due coltelli di grosse dimensioni e, nelle immediate vicinanze, un terzo (in questo caso a farfalla) insieme ad uno sfollagente telescopico, entrambi riconducibili allo stesso gruppo.
Gli arresti e le ricerche dell'arma
Uno dei componenti, il presunto autore dello sparo, è stato denunciato anche per porto abusivo d’armi ed esplosioni pericolose. Tutti e quattro sono stati infine segnalati per il porto ingiustificato dei coltelli e dello sfollagente sequestrati dalla polizia.
Per quanto riguarda invece l’arma da sparo, dalla quale sarebbe stato sparato il colpo, al momento non è stata rinvenuta: sono in corso ulteriori ricerche.