All'Ospedale del Cuore di Massa un intervento unico in Europa: due valvole cardiache sostituite senza aprire il torace
"È stata aperta una porta sul futuro della cardiochirurgia", ha affermato il dottor Solinas, Direttore della Cardiochirurgia Adulti
L’Ospedale del Cuore di Massa ai vertici d'Europa. Nel corso di una unica seduta operatoria, sono infatti state sostituite ben due valvole cardiache e senza aprire il torace. Una tipologia di intervento definita ibrida perché prevede l’applicazione di tecniche sia transcatetere (attraverso i vasi sanguigni), sia endoscopiche (mini invasive). Una modalità mai documentata prima in Europa, e applicata in Monasterio, con esiti positivi, su due pazienti.
I due casi
Entrambi presentavano problemi importanti a due valvole cardiache, la aortica e la mitrale, con effetti pesanti sulla qualità di vita. Per il complessivo quadro clinico, sottoporre i pazienti ad interventi con tecniche cardiochirurgiche standard, con apertura dello sterno e tempi operatori più lunghi, avrebbe comportato un rischio troppo elevato.
I medici dell’Ospedale del Cuore di Monasterio, a Massa, hanno quindi deciso di sottoporre entrambi i pazienti ad intervento ibrido, senza apertura dello sterno, abbattendo il rischio operatorio e favorendo un più rapido recupero funzionale del paziente.
A rendere possibili gli interventi, la competenza dei professionisti e l’elevato contenuto tecnologico del nuovo blocco operatorio dell’Ospedale del Cuore e della sua sala chirurgica ibrida. Ad eseguire gli interventi è stato il team guidato dal dottor Marco Solinas, Direttore della Cardiochirurgia Adulti e composto dallo stesso Solinas, dai cardiochirurghi Tommaso Gasbarri e Silvia Di Sibio e dai cardiologi interventisti Anees Ali Ahmed Al Jabri e dottor Marcello Ravani.
"È stata aperta una porta sul futuro della cardiochirurgia – ha affermato il dottor Solinas, Direttore della Cardiochirurgia Adulti – con una sempre più stretta integrazione tra procedure endoscopiche e transcatetere. Questi due interventi, primi in Europa, confermano la capacità di Monasterio di offrire risposte di cura “progettate” in base alle caratteristiche uniche di ogni paziente. I due interventi hanno ridotto l’impatto chirurgico, garantito un rapido recupero funzionale e offerto una risposta reale in termini di qualità di vita. La dotazione tecnologica di Monasterio, accompagnata dalla professionalità e competenza di tutta l’equipe, hanno fatto la differenza".