Il salvataggio in acque maltesi

Nave Life Support al porto di Livorno con 72 migranti

Restano tutti in Toscana, tra loro 14 donne e 11 minorenni

Nave Life Support al porto di Livorno con 72 migranti
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Ha attraccato stamani, lunedì 4 novembre, intorno alle 7.30, alla banchina 56 del porto di Livorno, scortata da una motovedetta della capitaneria, la Life Support, nave della ong Emergency, con 72 migranti a bordo salvati nei giorni scorsi su due barconi alla deriva al largo della Libia.

I naufraghi, fra cui 14 donne e 11 minori di cui quattro accompagnati, e 47 uomini adulti, erano partiti dalla Libia e provengono da Bangladesh, Egitto, Pakistan e Siria.

Una volta sbarcati, rifocillati e visitati dai medici del 118, al termine delle operazioni di identificazione, i migranti verranno ridistribuiti proporzionalmente tra le province toscane, mentre i minori rimarranno in provincia di Livorno.

Nella tarda mattinata di giovedì 31 ottobre 2024 la Life Support, nave di ricerca e soccorso di EMERGENCY, ha portato in salvo 38 persone che si trovavano a bordo di una imbarcazione alla deriva in acque internazionali nella zona SAR maltese.

Il salvataggio giovedì 31 ottobre 2024

La segnalazione del caso in difficoltà è arrivata prima delle ore 9 da Alarm Phone ed è stata successivamente confermata anche sul canale 16 del VHF da un mayday relay con cui ci è stato fornito anche un aggiornamento sulla sua posizione.

"I motori della barca in distress erano rotti, il mezzo imbarcava acqua ed era inclinato su un lato – spiega Jonathan Naní la Terra, SAR Team Leader della Life Support di EMERGENCY-.

Le 38 persone alla deriva sul barchino in vetroresina erano stremate dalle tante ore di navigazione, ma fortunatamente il meteo era buono e così il nostro team di soccorritori ha prima messo in sicurezza tutti distribuendo i salvagenti e quindi ha portato i naufraghi a bordo della Life Support".

Le persone soccorse dalla Life Support hanno riferito di essere partite alle ore 2 di notte del 30 ottobre da Misurata, in Libia, e provengono da Siria, Nigeria, Palestina e Niger, paesi colpiti da guerra, violenze, povertà e insicurezza politica.

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