Lastra a Signa

Lo chef Paolo Baratella vincitore del contest mondiale si racconta

L’intervista: “Ora cerco nuove esperienze”

Pubblicato:

A fine agosto il giovane chef di Lastra a Signa ha vinto il primo premio del video contest mondiale Chefs Bench 2020, organizzato dalla World Association of master chefs. Paolo Baratella, 25 anni, si è confrontato con chef provenienti da oltre 40 Nazioni differenti ed è riuscito a sbaragliare tutta la concorrenza presentando la sua crostata salata di lenticchie con mostarda piccante di pere, letto di crema di avocado e insalatina di verdure grigliate. «Fin da ragazzo – ha raccontato – ho sempre avuto una particolare predilezione per la cucina e per questo dopo le medie mi sono iscritto alla scuola alberghiera Saffi di Firenze. Subito dopo il diploma mi sono trasferito all’estero, trattenendomi a Londra per qualche anno. Dapprima ho lavorato nell’Hilton hotel più grande d’Europa, poi ho conosciuto un collega e mi sono appassionato alla cucina vegetariana e poi, dopo circa due anni, a quella vegana. A Londra ho iniziato a lavorare presso alcuni importanti ristoranti vegani, potendo preparare piatti e prelibatezze per Paul McCartney o J. K. Rowling, autrice della saga di Harry Potter. Successivamente per svariati motivi sono tornato a Lastra a Signa ed ho iniziato a lavorare presso la fattoria agriturismo Albanese Labardi a Marliano». Tanti sono oggi i progetti per il futuro. «Quando mi iscrissi alla scuola alberghiera – ha ricordato Paolo – tra i sogni che avevo nel cassetto c’era quello di gestire in proprio un agriturismo e forse nel futuro riuscirò a realizzare questo obiettivo. Ora mi preme fare nuove esperienze, riuscire a portare più persone presso la fattoria di Marliano e continuare a farmi conoscere sul territorio. In futuro nonmi dispaccerebbe nemmeno poter aprire un proprio locale, magri vegano, ma al momento non mi sento pronto a livello manageriale per fare il grande passo e mettermi in proprio». Oggi Baratella è membro dell’associazione enogastronomica Italian Dining Summit, di cui è ambasciatore per la cucina vegetariana. «Per questo – ha commentato – voglio ringraziare il presidente Armando Cristofori per avermi inserito in un mondo di professionisti consentendomi di poter essere un punto di riferimento per lo sviluppo della promozione, certificazione e cultura enogastronomia nel mondo». Paolo Baratella vuole portare avanti piatti vegan che assicurano notevoli miglioramenti per il proprio stato di salute, maggior rispetto della natura e dell’ambiente ed una maggior sostenibilità economica. Piatti che vincono e convincono riuscendo a prevalere anche davanti ad una concorreva agguerrita.

Seguici sui nostri canali