Quale sarà il futuro?

Ue dice "no" ai fondi Pnrr per il restauro dello stadio Franchi, adesso si pensa a un piano B

Il sindaco Dario Nardella fa appello al Governo per una soluzione alternativa

Ue dice "no" ai fondi Pnrr per il restauro dello stadio Franchi, adesso si pensa a un piano B
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Per adesso Dario Nardella si affida al Governo. L'ultimo asso nella manica per trovare i soldi necessari e venire a capo al restauro dello stadio Artemio Franchi. L'Ue ha rimbalzato il progetto fiorentino. Nei giorni scorsi alla commissione era arrivata anche una lettera dai residenti di Campo di Marte, che non desideravano essere definiti come abitanti di una zona degradata.

Nardella: «Lavoriamo a una soluzione alternativa»

««Siamo profondamente delusi per questa decisione dell’Unione europea sulla quota di finanziamento di 55 milioni di euro del PNRR sul progetto di restauro e riqualificazione dello Stadio Franchi di Firenze, che non è semplicemente uno stadio ma un monumento nazionale vincolato dallo Stato». Così Dario Nardella, che si rivolge direttamente al Governo per trovare una soluzione. L'obiettivo p trovare i soldi e coprire l'intero importo necessario per il restauro del Franchi

«Attendiamo di apprendere le motivazioni reali, ma a noi è sempre stata chiara la correttezza del procedimento, tanto è vero che lo Stato più di un anno fa ha attribuito alla Città Metropolitana e al Comune di Firenze tale finanziamento - nell’ambito dei Piani Urbani Integrati - con un apposito decreto interministeriale sul quale nessuno fino a ieri aveva mosso formali obiezioni - ha aggiunto il primo cittadino di Firenze -

Firenze subisce un danno grave, ingiusto e ingiustificabile e perde 55 milioni di euro del PNRR pur avendo rispettato tutti i tempi imposti dalle regole europee e avendo ricevuto ben 40 autorizzazioni.

C’è chi ha remato contro Firenze e la Fiorentina e c’è chi ancora spera che lo Stadio Franchi faccia la fine dello Stadio Flaminio dello stesso architetto Nervi, abbandonato e degradato. Un buco nero nel quartiere di Campo di Marte.

Ma noi non ci arrendiamo minimamente. Non fermiamo la procedura di gara pubblica già avviata, anche perché attualmente il progetto è destinatario del finanziamento statale del Ministero della Cultura per 140 milioni di euro circa che non possiamo perdere. Inoltre abbiamo speso già 8,5 milioni di euro nella progettazione e nella verifica della progettazione.

Ringrazio il Ministro Fitto e il governo per aver difeso il progetto condividendo con il Comune di Firenze le motivazioni a difesa della correttezza del procedimento adottato.

A questo punto chiediamo allo Stato italiano di lavorare insieme a una soluzione per sostituire la quota mancante e coprire quindi l’intero importo, anche perché il nuovo stadio di Firenze è parte del piano di candidatura degli Europei di Calcio 2032 già presentato ufficialmente dalla FIGC alla UEFA».

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