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La risposta agli impianti sportivi in degrado passa dall'unione per gli Impianti sportivi d'area

La risposta agli impianti sportivi in degrado passa dall'unione per gli Impianti sportivi d'area
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Prato  “Gli impianti sportivi d’area sono l’unica soluzione allo stato di degrado in cui versa la stragrande maggioranza di impianti sportivi attualmente esistenti” così ha esordito  Pasquale Petrella, responsabile Enti locali e del Tavolo Sport  di Prato in Azione a conclusione dell’incontro organizzato da Azione nella Sala del Gonfalone della Provincia di Prato dal titolo “Impianti sportivi – Stato attuale, progetti, nuove idee”.

La risposta agli impianti sportivi in degrado passa dall'unione per gli Impianti sportivi d'area

 Prendendo spunto proprio dalle mille criticità che attanagliano tutti gli impianti sportivi presenti fra Prato e Pistoia (emerse durante il dibattito)  ma che riguardano oltre l’80 per cento delle città Italiane, come ha tenuto a sottolineare Sebastiano Campo nella sua veste di dirigente sportivo nazionale dell’Asi, Petrella ha esposto l’idea di Prato in Azione: “Nelle realtà  territoriali con almeno cinquecentomila abitanti credo sia necessario adoperarsi per far nascere gli Impianti sportivi d’area, ovvero delle cittadelle dello Sport polifunzionali, mettendo intorno al tavolo, fin dall’inizio, gli attori che diventeranno poi protagonisti di ogni singola parte del progetto e che potranno anche riunirsi in più associazioni temporanee d’impresa per la progettazione, la realizzazione e la gestione dell’impianto _ ha detto Petrella _  Tutto questo non potrà che passare attraverso le competenze e la supervisione della Regione e delle Province e Comuni coinvolti, che  dovranno garantire anche la vigilanza e la realizzazione in tempi certi. Potrebbe essere molto interessante trovare imprese disposte ad un intervento in project financing sollevando gli Enti pubblici dall’onere delle spese di progettazione e realizzazione e  delegandoli ai ruoli di indirizzo e di vigilanza”.

La proposta è arrivata dopo che il dibattito si è aperto con la dichiarazione di Massimo Taiti, delegato provinciale del Coni di Prato: “Non c’è un solo impianto sportivo pubblico in buone condizioni in questa città. C’è davvero bisogno di un cambio di passo e di maggiore impegno da parte di tutti, non solo dell’amministrazione”. Un intervento seguito da quello di Riccardo Bonaccorsi membro della Giunta regionale del Coni nonché presidente toscano della Federugby che ha tenuto a sottolineare l’importanza del parere del Coni per la realizzazione e la gestione degli impianti sportivi. Un parere portato al sindaco Matteo Biffoni e all’assessore allo Sport Luca Vannucci, due giorni prima direttamente dal presidente regionale Simone Cardullo. Un incontro legato anche all’incredibile eliminazione d’ufficio in semifinale playoff di serie C Gold del Basket Prato, a causa della rottura di un canestro nella palestra Toscanini a pochi minuti dal fischio d’inizio del match contro Gema Montecatini e illustrato dal dirigente dei Dragons Urano Corsi.  Una realtà, quella pratese che è stata messa a confronto con quella di Pistoia, che è stata descritta con un intervento video da Iacopo Vespignani, consigliere comunale uscente nella città di Giano e candidato sindaco con la lista PistoiaDavvero. Una realtà altrettanto imbarazzante sotto il profilo impiantistico e che Vespignani vorrebbe risolvere prevedendo nel suo programma elettorale proprio una “Cittadella dello sport”. Dove invece se la passano bene  è a Brescia da dove è intervenuto in video Fabrizio Benzoni, consigliere comunale con delega allo Sport. Una realtà ricca con un hinterland da oltre un milione di abitanti e con tanti impianti di altissima qualità capaci di ospitare poco meno di duecento eventi a carattere nazionale ogni anno. All’incontro, moderato dalla giornalista Nadia Tarantino, sono intervenuti anche Enrico Romei, consigliere comunale lista Sport per Prato, che ha parlato della sua prima esperienza in Consiglio e per un breve tempo anche con la delega allo Sport, durante l’assenza per malattia dell’assessore Luca Vannucci. “Una delega avuta nel momento più delicato per lo sport con il lockdown che ha di fatto bloccato ogni attività” ma che è servito per fare il punto sulle varie questioni e mettere a punto le varie iniziative di sostegno alle società e associazioni affinché potessero rialzarsi nella fase post pandemica.  “Non ci sono bacchette magiche ma per risolvere i problemi dell’impiantistica pratese bisogna lavorare giorno per giorno facendo combaciare anche i giusti tasselli nella macchina amministrativa comunale”.  Sebastiano Campo responsabile regionale Scais (Società di consulenza e assistenza impianti sportivi) benemerita del Coni, nonché presidente regionale Asi, ha tenuto a sottolineare la necessità della tenuta in ordine dei conti di gestione degli impianti sportivi e di una nuova logica sempre più vicina a chi usufruisce degli stessi impianti.

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