L'appello al sindaco e ai cittadini

Dopo la fuga dei bambini da scuola, l'Istituto Caponnetto in sciopero: "Vogliamo più personale"

La protesta nasce soprattutto dopo che due alunni piccoli sono scappati dalla scuola di Grassina

Dopo la fuga dei bambini da scuola, l'Istituto Caponnetto in sciopero: "Vogliamo più personale"
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Più personale. E' quanto hanno chiesto all'ufficio scolastico regionale le organizzazioni sindacali. Risposta caduta nel vuoto. Da qui lo sciopero previsto il prossimo 10 maggio 2023. La richiesta arriva soprattutto dopo che due bambini sono scappati da una scuola a Grassina, in provincia di Firenze.

Adesso, però, le organizzazioni sindacali scrivono alle famiglie. «Lo sciopero - dicono - non vuole causare disagi alle famiglie, ma è l'unico strumento che abbiamo per chiedere più personale e più sicurezza di fronte alla chiusura totale dell'USR". Un mese fa due bambini scapparono da uno dei plessi della scuola, a Grassina».

La lettera aperta di lavoratrici e lavoratori dell’IC Caponnetto di Bagno a Ripoli

«Ci rivolgiamo alle famiglie del nostro istituto, all’opinione pubblica del nostro territorio, al sindaco di Bagno a Ripoli Francesco Casini. Come avrete certamente saputo, il prossimo 10 maggio noi docenti e personale ATA della scuola saremo in sciopero e andremo a manifestare sotto la sede dell’Ufficio scolastico regionale della Toscana. Siamo stati costretti ad arrivare a questo a causa della chiusura totale del direttore dell’USR, che ha ritenuto di negarci personale ATA aggiuntivo sia per l'anno scolastico in corso che per il successivo.

L'istituto Caponnetto lavora da anni con un numero di collaboratori scolastici inferiore a quello necessario per garantire la sicurezza e la sorveglianza soprattutto dei più piccoli e questo problema è ben noto agli uffici preposti, in quanto ampiamente documentato dalla dirigente scolastica e denunciato dalle organizzazioni sindacali fin dalla scorsa estate, quando lanciarono l’allarme attraverso comunicati, iniziative pubbliche e manifestazioni.

Lo scorso 19 aprile 2023 ci siamo riuniti in assemblea e abbiamo proclamato lo stato di agitazione, per notificare pubblicamente le nostre preoccupazioni e chiedere all’Ufficio scolastico che concedesse il personale necessario alla nostra scuola. Di fronte alla risposta negativa non abbiamo potuto fare finta di niente e abbiamo deciso di portare avanti la protesta.

Siamo consapevoli che questa nostra iniziativa causerà disagi organizzativi per le famiglie – e non è questo il nostro obiettivo – ma non avevamo altro modo: lo sciopero è l'unico strumento in nostro possesso per denunciare l’accaduto, sensibilizzare l'opinione pubblica in merito alla situazione del personale scolastico del nostro istituto e continuare a chiedere risposte e soluzioni.

Vi chiediamo di sostenere il nostro impegno e di unirvi a noi nella protesta, dal momento che l’obiettivo di avere maggiore sicurezza nella scuola è volto ad assicurare una migliore esperienza scolastica a tutte le bambine e i bambini e alle loro famiglie.

Chiediamo infine al sindaco di Bagno a Ripoli e ai rappresentanti delle istituzioni locali – anche loro ampiamente a conoscenza della situazione – di essere al nostro fianco, sostenerci fattivamente e intervenire per quanto di loro competenza, al fine di raggiungere l’obiettivo comune di fare della scuola un’esperienza significativa e all'altezza delle aspettative della comunità di questo territorio».

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