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Meningite, in Toscana due casi in pochi giorni: 27enne ricoverata a Prato, a Firenze colpito un 28enne

In entrambi i casi, i sanitari hanno subito riconosciuto il quadro clinico e hanno fatto scattare la profilassi ai contatti stretti

Meningite, in Toscana due casi in pochi giorni: 27enne ricoverata a Prato, a Firenze colpito un 28enne
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Due i casi di meningite registrati in Toscana nel giro di pochissimi giorni. Prima un 28enne di Firenze ricoverato per meningite di tipo B, poi la 27enne di Prato.

Tra i due pazienti non vi è correlazione. L'unica cosa in comune tra i due casi sarebbe dunque la mancata vaccinazione. Entrambi sono ricoverati in un presidio dell'Asl Toscana Centro. La giovane, in particolare, si trova in prognosi riservata - le sue condizioni comunque sono stabili - all'ospedale di Prato.

Profilassi ai contatti stretti

In entrambi i casi, i sanitari hanno subito riconosciuto il quadro clinico e hanno provveduto a segnalare tempestivamente il caso alla Unità Funzionale di Igiene pubblica e della Nutrizione che si è attivata immediatamente mettendo in atto tutti gli interventi preventivi necessari, proponendo la profilassi farmacologica ai contatti stretti emersi dall'inchiesta epidemiologica in accordo con le indicazioni della circolare del Ministero della Salute" sulla 'prevenzione e controllo delle malattie batteriche invasive prevenibili con vaccinazione' del 9 maggio 2017.

Durante l'inchiesta del caso della 27enne di Prato è emerso tra l'altro che la paziente ha effettuato nei giorni precedenti un viaggio fuori Regione, pertanto è stata informata la ASL di riferimento territoriale per i provvedimenti di competenza.

Meningite: cause e sintomi

La meningite meningococcica colpisce prevalentemente i bambini piccoli, gli adolescenti e giovani adulti e può causare quadri clinici molto gravi. Con il termine meningite si fa riferimento a un’infiammazione acuta delle meningi, ovvero le membrane di rivestimento che avvolgono il cervello e il midollo spinale. Generalmente la patologia ha origine infettiva e può essere causata da virus, batteri o funghi. La forma causata da virus è più frequente e di solito meno grave. Più rara, ma dalle conseguenze molto più serie, anche fatali, è invece la meningite batterica.

La meningite batterica può provocare la morte o causare danni permanenti. I batteri che più frequentemente provocano la meningite batterica sono lo Streptococcus pneumoniae o Pneumococco, la Neisseria meningitidis o Meningococco e l’Haemophilus influenzae tipo b (Hib) o Emofilo (con l’introduzione della vaccinazione i casi di meningite causati da questo batterio si sono molto ridotti). Nei neonati i batteri più frequentemente causa di meningite batterica sono lo Streptococco di gruppo B, l’Escherichia coli e la Listeria monocytogenes.

La meningite solitamente è caratterizzata dai seguenti sintomi:

  • Rigidità nucale (Irrigidimento della parte posteriore del collo)
  • Febbre alta
  • Mal di testa
  • Nausea e/o vomito
  • Convulsioni
  • Sonnolenza
  • Nei lattanti si ravvisa un rigonfiamento nella fontanella anteriore.

Alcuni di questi sintomi nei neonati e nei bambini molto piccoli possono non essere evidenti. È bene quindi prestare attenzione a segnali come scarso appetito, irritabilità, sonnolenza e febbre, che possono indicare una fase iniziale di meningite.

Meningite: la prevenzione

Ci sono plurimi vaccini che sono indicati nelle diverse fasce di età e in relazione a eventuali fattori di rischio connessi all’età e a patologie sottostanti che andrebbero effettuati. Consulta la scheda dedicata al vaccino antimeningococcico. Solo nel caso di contatto stretto con una persona affetta da una forma di meningite batterica contagiosa è indicata l’assunzione di una chemioprofilassi.

La scheda vaccinale in vigore prevede:

  •  la vaccinazione contro il meningococco B nei bambini nel corso del 1° anno di vita (3 dosi al 3°, 4°, 6° mese di vita e 1 richiamo al 13° mese)
  • la vaccinazione anti-meningococco C nei bambini che abbiano compiuto un anno di età (1 dose al 13°-15° mese)
  • la vaccinazione con vaccino coniugato tetravalente nell’adolescenza, sia come richiamo per chi è già stato vaccinato contro il meningococco C da piccolo sia per chi non è mai stato vaccinato.
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