Solidarietà

"Anche tu puoi dire grazie" negli ospedali della Toscana

Un gesto importante per tutti coloro che si sono impegnati in prima linea durante la pandemia: iniziativa lanciata da Eugenio Giani e Simone Bezzini dal titolo "Anche tu puoi dire grazie".

"Anche tu puoi dire grazie" negli ospedali della Toscana
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Una bacheca o un albero di Natale in ogni ospedale, per ringraziare e sostenere medici, infermieri, personale sanitario, ovvero tutti coloro che vivono in prima linea l’emergenza sanitaria della pandemia.

"Anche tu puoi dire grazie" con Eugenio Giani e Simone Bezzini

L’iniziativa della Regione Toscana, in collaborazione con le Aziende sanitarie e quelle ospedaliero-universitarie, presentata ufficialmente oggi, 19 dicembre, al Meyer, permetterà a ogni cittadino di poter esprimere il suo apprezzamento, il suo incoraggiamento, le proprie emozioni, nei confronti di chi si è preso cura di lui, in un momento così delicato.

“Anche tu puoi dire grazie” è scritto in calce alla bacheca, che potrà essere trovata all’ingresso delle strutture e sulla quale potranno essere lasciati i messaggi.

“Volevamo creare un modo semplice, immediato, di sostenere con un grazie chi è in prima fila in questa difficile battaglia contro la pandemia - spiega il presidente, Eugenio Giani. Sappiamo - prosegue - che tante persone provano un sentimento di gratitudine verso chi li ha aiutati in questa fase così difficile. In questo periodo natalizio è significativo poter trovare un canale per poter esprimere questo sentimento, offrendo anche un ulteriore sostegno a chi è ogni giorno vicino ai malati”.

“Abbiamo voluto creare anche così, nel periodo delle festività natalizie, un luogo simbolico di incontro tra operatori, pazienti e loro familiari, affidato alla parola scritta e ad altre forme di attestazione di apprezzamento - aggiunge l’assessore alla sanità, Simone Bezzini -. I numeri da soli non bastano a far comprendere quale sia stato l’impatto della pandemia nella vita di tutti. Chi ha vissuto, e vive, l’esperienza di questa emergenza sanitaria e della malattia sulla propria pelle sente poi il bisogno di esprimere le proprie emozioni e non sa come farlo, dove, e in che modo. Abbiamo raccolto un’esigenza crescente, che ci è arrivata da più parti, e abbiamo provato a fornire uno strumento che desse spazio a frammenti di vita da condividere con semplicità”.

Una selezione dei messaggi, che verranno scritti nelle bacheche, sarà raccolta e pubblicata quotidianamente sul sito della Regione, in una pagina web dedicata.

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