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Fare video è sempre più un lavoro: chi è e come si può diventare videomaker

Fare video è sempre più un lavoro: chi è e come si può diventare videomaker
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Creare video è una passione che può trasformarsi in lavoro. In un mondo sempre più connesso e avido di immagini, per far fronte all'altissima domanda di contenuti multimediali, quella del videomaker è una figura richiestissima in ogni angolo del pianeta. Forse è proprio per questo che tanti appassionati hanno deciso di fare il grande passo e diventare professionisti, o almeno provarci.

Da appassionato a videomaker di professione

Il videomaker è una nuova figura professionale che si occupa della realizzazione di video, da intendersi come produzione, montaggio e regia. Un lavoro che non si limita a riprese fatte a dovere, ma che necessita una serie di ulteriori competenze tecniche e artistiche. I progetti commissionati ad un videomaker, infatti, dovranno essere consegnati pronti per l'uso di destinazione, e solo in rari casi altri professionisti interverranno per modificare o terminare il prodotto. Per diventare videomaker, quindi, bisogna saper maneggiare tutti gli strumenti del mestiere, essere avvezzi alle diverse tecniche e conoscere i programmi di video editing. Una grande passione per la fotografia e il cinema può aiutare, ma non è tutto, e frequentare un corso professionale è una scelta saggia. Ce ne sono nelle maggiori città italiane, o si possono frequentare online.

Per trovare i primi lavori retribuiti, il consiglio è quello di dare dimostrazione delle proprie capacità. Piattaforme come YouTube, che sta sempre più prendendo il posto della classica TV, permettono di caricare un numero illimitato di video e sono lo spazio ideale per condividere un portfolio dei lavori migliori. Mai focalizzarsi su un solo genere: la duttilità è decisamente un punto a favore. Nell'era digitale, la richiesta di prodotti video con destinazione commerciale, educativa e artistica è altissima, ma allo stesso tempo la concorrenza è numerosa e spietata. Un videomaker alle prime armi può arrivare a guadagnare fino a 900 euro, ma se i lavori verranno apprezzati e i clienti cominceranno a intasare la casella di posta elettronica, è meglio sapere come muoversi sotto il piano fiscale.

Videomaker libero professionista o artigiano

Il videomaker è una figura professionale inquadrabile sia come libero professionista che come artigiano. Al momento della registrazione alla Camera di Commercio, codice ATECO (74.20.19 - "Altre attività di Riprese Fotografiche") e scelta del regime fiscale saranno gli stessi per entrambe le categorie. Si considera libero professionista il videomaker che si occupa principalmente di consulenze sulla realizzazione dei filmati, o produce video in maniera totalmente autonoma. Sarà tenuto a iscriversi alla Gestione Separata INPS, con aliquota applicabile al reddito pari al 25,98% del fatturato, sia in regime forfettario che in quello ordinario o semplificato. 

Se si dovesse essere alle prime armi con questi concetti, si consiglia di affidarsi ad alcuni esperti del settore che pubblicano guide sul web in cui mostrano come si effettua la verifica di una partita IVA, ad esempio. Il videomaker, infine, è inquadrabile come artigiano quando la sua mansione principale è la realizzazione di video e non dispone di tutta l'attrezzatura necessaria, spesso messa a disposizione dal committente. Dovrà iscriversi alla Gestione Artigiani e Commercianti INPS, che prevede un contributo fisso sul reddito pari a circa 960 euro per quattro rate annue.

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