Fantapolitica o sogno concreto?

Si avvicina il voto e spunta l’ipotesi (irrealizzabile) di costruire lo Stadio a Campi

Dalla Fiorentina nessun commento, Nucciotti ci spera mentre il Pd chiude le porte. D’altronde lì lo stadio non ci sta

Si avvicina il voto e spunta l’ipotesi (irrealizzabile) di costruire lo Stadio a Campi
Pubblicato:
Aggiornato:

Con le elezioni comunali alle porte a Campi Bisenzio e dopo la grana dei 55 milioni di euro di fondi europei del Pnrr bloccati per ristrutturare lo stadio Franchi di Firenze c’è chi torna a parlare di costruire il nuovo stadio della Fiorentina a Campi Bisenzio, nei terreni già opzionati in passato in viale Allende.

Si avvicina il voto e spunta l’ipotesi (irrealizzabile) di costruire lo Stadio a Campi

Certo, in premessa è già strano che a rilanciare l’idea sia il candidato sindaco Riccardo Nucciotti quando lo stadio da costruire dovrebbe essere un’inziativa privata della società Viola da realizzarsi, peraltro, nel grande terreno di proprietà privata posseduto dalla famiglia Casini.  

Eppure c’è chi quel sogno, che è servito all’ex sindaco Emiliano Fossi per avere visibilità  e, sopratuttto, mettersi in contrasto con Firenze per poi alzare la posta per concordare la tregua, continua a rilanciarlo. 

La proposta di Nucciotti 

“L’abbiamo scritto nel programma e oggi lo diciamo con ancora più forza, noi vogliamo riprendere in mano seriamente la realizzazione dello stadio della Fiorentina a Campi Bisenzio - ha commentato Riccardo Nucciotti.

C’è un imprenditore, Rocco Commisso, proprietario della Fiorentina che vuole investire e dare una nuova “casa” alla Fiorentina e lo vuole fare con i suoi soldi.

L’area già individuata e di cui si è parlato negli scorsi anni è quella più idonea per la crescita della Società Viola.

A Campi arriverebbero investimenti lavoro e infrastrutture, come la tranvia sul tracciato Peretola, Osmannoro Campi.

Ritengo che si debba lavorare in sinergia con il Sindaco della Città Metropolitana e con il Presidente della Regione Toscana, ciascuno per le proprie competenze, non si può parlare della grande Firenze e della Città Metropolitana senza tenere in considerazione che Campi Bisenzio ne fa parte, così come credo che il Presidente Eugenio Giani, che ama la nostra Regione, possa non prendere in considerazione questa grande opportunità.

Uno stadio di proprietà permetterebbe alla Fiorentina di crescere ancora di più dopo la realizzazione del Viola Park di Bagno a Ripoli”.

Nucciotti poi sciorina le varie infrastrutture che, seppur vicine non sono affatto nei pressi del terreno dove potrebbe essere costruito lo stadio.

“C’è il casello autostradale di Prato Est, quello di Calenzano, la Mezzana Perfetti Ricasoli e ci sarà, mi auguro, quella tranvia che tanti cittadini di Campi aspettano, quella tranvia che domani potrebbe collegare Firenze con Prato, passando da Campi Bisenzio.

Se dovessi essere eletto Sindaco di Campi Bisenzio - ha continuato - uno dei primi Atti che porterei all’attenzione del Consiglio Comunale riguarderebbe la variante urbanistica della zona di Villa Montalvo”.

Tutto bello a parole, ma, nella pratica? 

La Mezzana Perfetti Ricasoli e già oggi sottodimensionata ed incapace di far fronte agli attuali volumi di traffico tanto da assistere a incolonnamenti e ad un caos quotidiano, il casello autostradale si trova fuori dai confini comunali, così come la fermata ferroviaria che, seppur vicina, si trova a Calenzano e risulterebbe praticamente  impossibile recarsi a piedi. 

E della tramvia verso l’Osmannoro?  Ad oggi non c’è traccia di un progetto che la preveda.  Confindustria ha semplicemente elaborato un documento sulla pre- fattibilità dell’opera ma nessuna istituzione si è mai davvero messa all’opera per iniziare a progettare il percorso.

Basti pensare che per la tramvia, dalle Piagge a Campi, se ne parla dal 2015, sono dunque passati 7 anni e siamo ora nella fase di redazione del progetto definitivo. Se queste sono le lungaggini burocratiche, rimane difficile pensare che la tramvia verso l’Osmannoro possa davvero essere realizzata, in tempi consoni, per essere utile eventualmente all’apertura del nuovo Stadio. 

E poi occorre riflettere sul terreno individuato.
Si trova stretto tra un presidio storico come Villa Montalvo, già dimora dell’inventore del motore a scoppio Felice Matteucci e l’area del Parco della Piana su cui, da decenni, la sinistra chiede la sua salvaguardia come ultimo polmone verde del territorio della Piana Fiorentina. 

Vi sarebbero, poi, problemi anche per gli spazi.
Il patron della Viola non vorrebbe realizzare solo uno stadio ma centri commerciali, hotel e servizi vari e a Campi, tutto ciò, compresi i parcheggi, sembrerebbe non entrarci. 

Occorre riflettere, infatti, che in città, per i motivi di sicurezza idraulica, non è possibile realizzare parcheggi interrati e dunque anche gli stalli di sosta per i tifosi andrebbero realizzati in superficie. 

Fantapolitica o ipotesi concreta?

Qualora lo Stadio fosse davvero realizzato, il rischio è che l’infrastruttura sportiva finisca per essere una vera e propria cattedrale nel deserto, scollegata da tutto. 

Le opere per adeguare la viabilità, realizzare un nuovo casello autostradale, o portare la tramvia, da chi verrebbero pagate?  

Sul punto, il presidente della Regione Eugenio Giani,  già in passato è stato chiaro quando ha affermato: “La pianificazione urbanistica è pubblica e non può essere contrattata".

Insomma, se davvero si dovesse procedere verso l’ipotesi di Campi, non solo sarebbe necessario, in primo luogo, un poderoso investimento di Rocco Commisso ma il solo Comune di Campi, in tutto ciò, potrebbe fare poco o nulla. 

Sarebbero la Regione e la Citta Metropolitana di Firenze a doversi  adoperare per la progettazione e la ricerca dei finanziamenti per adeguare la rete viaria. E al riguardo, la posizione dei due Enti, sulla realizzazione di uno stadio a Campi, si sa, è da sempre contraria.

Dopo averla accarezzata a lungo, essere stato eletto in Parlamento ed essere diventato nuovo segretario regionale dei Dem, a chiudere all’ipotesi del nuovo stadio a Campi è anche Emiliano Fossi che stamani è intervenuto a Lady Radio affermando che, oramai, è stata tracciata la strada della ristrutturazione del Franchi e la priorità deve essere giustamente quella.

Le sue parole sembrerebbero essere una pietra tombale al sogno di realizzare il nuovo Stadio in viale Allende. Un sogno che, casomai, potrebbe essere rilanciato, non certo dalla politica locale, ma solo ed esclusivamente dal presidente della società Viola.
A lui, dunque, e solo a lui, spetta l’ultima parola.

Seguici sui nostri canali