Montemurlo

"Se rimaniamo in zona gialla fateci riaprire il teatro"

Appello dell'assessore Forastiero.

"Se rimaniamo in zona gialla fateci riaprire il teatro"
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Montemurlo, il cartellone della nuova stagione teatrale in Sala Banti, promosso con Fondazione Toscana Spettacolo, è già pronto da mesi.

Fateci riaprire il teatro

Anche il Comune di Montemurlo raccoglie l'appello lanciato domenica scorsa a Firenze dalle attrici Anna Meacci e Daniela Morozzi e dalla cantautrice Chiara Riondino per la riapertura dei teatri.

È l'assessore alla cultura Giuseppe Forastiero a farsi interprete della richiesta di far ripartire il mondo dello spettacolo ed esprimere così concreta solidarietà ai lavoratori del settore. La Sala Banti, il teatro principale della città, ormai da molti mesi è stata adeguata alle norme di sicurezza anti- Covid. I posti, nel rispetto del distanziamento sociale, da 200 sono stati ridotti a 68 ed anche la stagione teatrale è stata ripensata per ridurre al minimo la presenza di attori sul palcoscenico:

«Se la Toscana rimarrà in zona gialla, e quindi se i contagi rimarranno sotto controllo, chiediamo che anche i teatri, al pari delle piste da sci che ripartiranno dal prossimo 16 febbraio, possano riaprire. - è l'appello dell'assessore Forastiero – Già da molti mesi con Fondazione Toscana Spettacolo onlus abbiamo fatto la programmazione della nuova stagione teatrale in Sala Banti, che però stiamo posticipando di mese in mese in attesa che la situazione migliori. Oltre alla privazione che tutti noi sentiamo di un momento di socializzazione e arricchimento culturale, esiste il problema vero dei lavoratori. Far ripartire il teatro significa portare solidarietà agli addetti del mondo dello spettacolo che stanno pagando il prezzo più alto di questa emergenza sanitaria».

Con teatri chiusi, festival annullati, spettacoli saltati, cinema e produzioni ferme da quasi un anno sono tantissimi i lavoratori del settore che stanno soffrendo lo stop causato dalla pandemia.

«Fare teatro in sicurezza è possibile - conclude Forastiero - Se la situazione sanitaria lo consentirà, chiediamo al Governo di far ripartire, anche se in forma ridotta, questo importante settore per la cultura e l'economia del nostro Paese».

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