CODICE DELLA STRADA

Salvini vuole cancellare le corsie ciclabili dalle città, FIAB Firenze: "Mobilitati contro la riforma"

Il presidente Carducci: "Nuovo Codice un arretramento sul tema. Firenze? Non cambierebbe molto, da tempo non si realizzano corsie ciclabili"

Salvini vuole cancellare le corsie ciclabili dalle città, FIAB Firenze: "Mobilitati contro la riforma"
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Il nuovo Codice della Strada, proposto dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, potrebbe vietare le strisce ciclabili, ovvero quelle segnalate da una linea di vernice sull'asfalto. Un cambiamento che potrebbe modificare sensibilmente il volto delle strade italiane e che ovviamente colpisce in primis gli utenti giornalieri della bicicletta.

Il ministro Salvini ha cominciato a parlarne a inizio autunno 2022 ma poi le cose si sono allungate fino a settembre 2023, quando l'impianto generale del Disegno di legge è stato approvato in Consiglio dei ministri ed è partito l'iter parlamentare con l'obiettivo di renderlo operativo a tutti gli effetti entro l'autunno. Dopo un anno il provvedimento è ancora fermo ma l'obiettivo del ministro sarebbe quello di rendere tutto effettivo entro la fine del 2024.

Fiab Firenze

Salvini contro le corsie ciclabili, il commento di Fiab Firenze

La proposta - che prevede l'eliminazione anche delle corsie miste che condividono lo spazio con i mezzi pubblici - ha scatenato una forte reazione da parte dei Comuni, delle associazioni di ciclisti e della mobilità sostenibile e non solo. Per commentare la misura contenuta nell'articolo 8 del Disegno di legge e rapportarla alla situazione del capoluogo toscano abbiamo pertanto contattato Tiziano Carducci, Presidente della FIAB Firenze (Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta).

"È una riforma contro la quale ci stiamo mobilitando assieme a tante altre associazioni che si occupano di sicurezza stradale (esempio Guarnieri e Borgogni) perché in primis rifugge la principale causa di incidenti stradali - ha spiegato Carducci - ovvero la velocità. Sacrosanto puntare l'attenzione sull'abuso di sostanze stupefacenti ma dati alla mano sono altre le priorità in tema di sicurezza stradale. Anzi, il nuovo Codice rende persino più complicata l'installazione di nuovi autovelox... Difatti tralasciando il tema più importante".

"Dopo soli quattro anni nel Codice della Strada - ha proseguito il presidente di FIAB Firenze - le corsie ciclabili potrebbero essere cancellate. Quando arrivarono in Italia furono considerate un oggetto un po' bizzarro ma in Europa erano già anni che le avevano adottate. Paesi come Germania, Olanda, Belgio e Francia utilizzano da anni questo sistema di mobilità sostenibile con buonissimi frutti. Senza contare che tanti progetti già avviati ora rischiano di saltare così come rischiano di essere cancellate alcune corsie già presenti. In ogni caso parliamo di un arretramento su questo tema".

Il nuovo Codice della Strada punta sulla scarsa sicurezza delle corsie ciclabili ma secondo Tiziano Carducci e la FIAB Firenze esse restano di fondamentale importanza per la mobilità sostenibile in città, anche nella stessa Firenze.

"Il tema che viene posto è quella della loro poca sicurezza per l'assenza del cordolo ma a nostro avviso restano un miglioramento rispetto alla loro assenza. Un esempio con la città di Firenze è quello di viale Giannotti dove vi è il corridoio laterale dedicato ai ciclisti. Se quello non ci fosse, le biciclette comunque continuerebbero a passare di lì, a quel punto in strada assieme agli altri veicoli. Quella striscia laterale, dopo i primi tempi in cui vi venivano anche parcheggiate le macchine sopra, è ora lasciata libera ai ciclisti difatti creando uno spazio di oltre un metro in cui poter pedalare in sicurezza. Rimanendo a Firenze, in viale Petrarca ad esempio, sarebbe davvero complicato mettere dei cordoli per delimitare la corsia ciclabile. Ciò significherebbe togliere numerosi parcheggi per le auto e abbattere degli alberi, cose che non auspichiamo".

Fiab Firenze, a destra il presidente Tiziano Carducci

"Per Firenze non cambierebbe molto ma resta un problema"

A lanciare l’allarme nelle scorse settimane è stata per prima l’ANCI, l’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani, che ha sottolineato come la proposta potrebbe danneggiare seriamente le politiche di mobilità urbana sostenibile adottate da molte città italiane.

A Milano, ad esempio, ci sono 80 chilometri di strisce ciclabili che potrebbero diventare inutilizzabili se il disegno di legge venisse approvato nella sua forma attuale. Ma cosa accadrebbe invece a Firenze?

"Su Firenze nello specifico devo dire che l'eventuale cancellazione non cambierebbe tantissimo nel panorama cittadino - ha ammesso Tiziano Carducci di FIAB -. Da questo punto di vista ci ha infatti già pensato il Comune di Firenze ad anticipare il ministro Salvini. Dopo il primo lockdown ci fu una sperimentazione con le corsie ciclabili. Ne furono realizzate 11km in città ma poi si aprì una querelle normativa sul fatto che esse potessero essere realizzate senza un decreto attuativo che le normassero nel dettaglio a livello geometrico".

"Da allora a Firenze non ne sono state più realizzate - ha aggiunto Carducci -. Alcuni di questi 11km sono stati trasformati in piste ciclabili con sede propria - ovvero con apposito cordolo per separarle dalla carreggiata - come ad esempio il tratto finale di viale Redi. Negli anni noi abbiamo chiesto a gran voce di mantenere le altre corsie non trasformate, vedi quella di viale Giannotti che siamo riusciti a far riverniciare dopo aver manifestato la sua "invisibilità". Riassumendo, a Firenze resta oltre al suddetto viale solo le piste sull'Oltrarno, seppur in forma piuttosto sbiadita. Niente di paragonabile rispetto ad altre città italiane ma per noi resta comunque un problema".

"Quando la nuova giunta avrà preso le misure contiamo di incontrarla e riprendere in mano quanto portato avanti in precedenza con l'assessore Giorgetti, tornando a lavorare sulle piste ciclabili che quantomeno in strade di quartiere e secondarie sono uno strumento che donano visibilità anche agli utenti in mezzi leggeri e a piedi. A nostro avviso le corsie sarebbero da usare in maniera massiccia in queste aree e nelle "zone 30", dove ci sono tanti utenti che gioverebbero di essere "notati" con questi appositi spazi", ha concluso Carducci.

Fiab Firenze, secondo da sinistra il presidente Carducci

Il Codice è già stato approvato dalla Camera

Il Codice della Strada è già stato approvato alla Camera dei Deputati, ma successivamente sono stati presentati 449 emendamenti, ovvero modifiche al testo iniziale. Se anche soltanto una di queste variazioni venisse accolta, il disegno di legge dovrebbe tornare alla Camera per una nuova approvazione. Essendo così tanti gli emendamenti, la legge potrebbe anche essere stravolta.

CONTINUA: Che fine ha fatto il nuovo Codice della strada di Salvini (che ora fa arrabbiare anche i ciclisti)?

 

L'attività della Fiab Firenze

L'associazione FIAB Firenze Ciclabile ONLUS si prefigge di promuovere l’uso della bicicletta sia in ambito urbano ed extraurbano. Firenze Ciclabile è parte della FIAB, la Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta, a cui aderiscono più di 100 associazioni simili su tutto il territorio nazionale.

Firenze Ciclabile nasce nel mese di aprile 2017 dalla fusione delle due pre-esistenti associazioni di ciclisti fiorentine, l'Associazione Città Ciclabile e l'associazione FIAB FirenzeInBici. È un'associazione ambientalista la cui finalità principale è la diffusione della bicicletta quale mezzo di trasporto ecologico promuovendone l'uso in ambito urbano.

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