Problema sicurezza, Toccafondi: “Servono più agenti e certezza della pena"

Convegno alle Librerie Universitarie di Novoli organizzato dal deputato insieme all’associazione Percorso, e al consigliere della Città metropolitana Marco Semplici.

Problema sicurezza, Toccafondi: “Servono più agenti e certezza della pena"
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“Il problema sicurezza esiste eccome e quindi i nostri concittadini di Firenze vedono troppe volte negato un loro diritto; quello di poter vivere, lavorare, studiare e divertirsi senza subire minacce o peggio aggressioni. Ma per garantire questo diritto alla sicurezza non servono né il negazionismo di certa sinistra né gli slogan. Pieni di promesse e vuoti di fatti, dei ministri dell'Interno e della Giustizia”

Così il deputato fiorentino stamani al convegno alle Librerie Universitarie di Novoli a Firenze organizzato dallo stesso Gabriele Toccafondi assieme all'associazione politico-culturale Percorso, e al consigliere della città metropolitana Marco Semplici.

Un convegno sul problema sicurezza

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“Il problema sicurezza – aggiunge Toccafondi - non si risolve negandolo come ha fatto quella sinistra che ha detto sempre no ai centri di controllo, alla presenza de militari in strada, agli agenti davanti alle scuole contro gli spacciatori. Ma non si affronta neppure con gli slogan, vestendo una divisa o dando più armi a tutti. Serve buonsenso e servono più uomini in divisa e servono risorse per mezzi, alloggi, strumenti”.

Non a caso al convegno è intervenuto anche Riccardo Ficozzi segretario generale del Siulp di Firenze. Le lacune negli organici e negli strumenti infatti sono da sempre denunciate anche a Firenze dai rappresentanti dei lavoratori di polizia e certificate dallo stesso ministero dell'Interno che ha messo nero su bianco (in risposta a una specifica interrogazione dello stesso Toccafondi) che mancano almeno 250 agenti fra Carabinieri e Guardia di Finanza.

“A Firenze – ha spiegato Ficozzi - in termini di sicurezza abbiamo purtroppo un dato in aumento, quello relativo ai reati predatori che sono la causa maggiore della percezione di insicurezza. Un trend in costante crescita da anni. Per contrastarlo abbiamo bisogno di risorse sul territorio che ad oggi sono insufficienti. Servono provvedimenti seri sul ripianamento dell'organico in base alle esigenze che la polizia deve affrontare quotidianamente per garantire la giusta sicurezza ai cittadini.”

“E i numeri a Firenze purtroppo parlano chiaro e non dipingono un'isola sicura” spiega Toccafondi citando i dati del dipartimento di Pubblica Sicurezza del ministero dell'Interno 2018 (consultabili anche sulla pagina del Sole 24ore con motore di ricerca: http://lab24. ilsole24ore.com/reati2018/).

Firenze quarta tra le province italiane per denunce

“Firenze è quarta in Italia come provincia per il numero di denunce: 57.762 denunce. +1,2% rispetto al 2017- elenca il deputato fiorentino -. Dimuiscono il numero di omicidi o tentati omicidi ma sono altissimi i numeri di denunce per furti: 33.190 e siamo 4° nella classifica delle province italiane. All'interno della voce "furti" (33.190), poi vediamo che ci sono stati 4.927 furti in abitazione (13esimi in Italia), 391 furti con strappo (11°), 6963 furti con destrezza (5°), 3196 furti in esercizi commerciali (2°). Le rapine sono state 579 (13°). Le denunce per riciclaggio e impiego denaro: 241 (2°). Le denunce per stupefacenti: 921 (7°) e +11,4% rispetto all'anno precedente. Le denunce per violenze sessuali: 110 11° posto nazionale e +22% rispetto all'anno precedente”.

“Anche per questi motivi serve poi una giustizia che funzioni - continua il deputato fiorentino - Altro che “fine processo mai” con la quasi abolizione della prescrizione. Servono risorse perché la giustizia faccia il proprio lavoro. Serve infine punire chi sbaglia e non cercare un “nemico”. Serve certezza della pena: a prescindere dal colore della pelle o della provenienza. Se sbagli devi pagare. Ed è una cosa che deve valere anche per chi commette reati che adesso sembrano “minori”. Se entri in casa di qualcuno, se scippi, se spacci, se rubi una bicicletta devi scontare la tua pena fino in fondo e non stare fuori dopo poche ore”. E su questi temi interverrà l'avvocato Edoardo Mazzantini, assegnista di ricerca in diritto penale.

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