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Elezioni a Campi, Leonardo Fabbri: “In campo per tenere unita la mia comunità”

Il candidato sindaco del Pd ha aperto la campagna elettorale

Elezioni a Campi, Leonardo Fabbri: “In campo per tenere unita la mia comunità”
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La campagna del candidato sindaco del centrosinistra, dopo le polemiche sul trasloco della partita di basket, è iniziata sabato scorso, dai ‘palloni’ di via Barberinese:

"Qui insegno basket ai ragazzi  - ha detto - e qui nascerà il nuovo Palasport della città. Sì alla tranvia per Campi e l’Osmannoro, no al nuovo masterplan dell’aeroporto e al Cpr”

“Mi candido perché Campi Bisenzio è più della mia città: è la mia vita. Sono campigiano da sempre: qui ho la famiglia, il lavoro, le amicizie, le passioni tra cui la politica. Mi candido sindaco perché voglio impedire che la nostra comunità venga divisa dallo smantellamento del welfare iniziato da questo Governo di destra”.

Elezioni a Campi, Leonardo Fabbri: “In campo per tenere unita la mia comunità”

Con queste parole Leonardo Fabbri ha presentato ufficialmente la sua candidatura a sindaco di Campi Bisenzio alle elezioni del 14 e 15 maggio, durante l’iniziativa “Comincia una nuova storia” che si è svolta stamani agli impianti di via Barberinese.

Fabbri, 51 anni, due figli, un lavoro nel campo delle assicurazioni, è da anni impegnato nello sport e nella cultura. E’ da sempre un militante di sinistra. Fabbri è sostenuto dalla lista del Pd e due civiche: Fabbri sindaco e Muoviamo Campi, che riunisce molte associazioni sportive campigiane.

“Ho scelto di partire dai ‘palloni’ di via Barberinese - dice Fabbri - perché qui insegno basket ai ragazzi campigiani. Sin da piccolo la pallacanestro è stata per me qualcosa di più di una passione, mi ha motivato a dare il meglio di me stesso e a tirare fuori il meglio degli altri. Ed è così che voglio fare il sindaco: non l’uomo solo al comando, ma il mister della squadra a cui tengo di più: Campi. Ma c’è anche un altro motivo per cui la mia corsa comincia qui: in questa zona nascerà il nuovo Palasport di Campi, che sarà la casa di tutti gli sportivi campigiani. Un pezzo nuovo di città, una nuova storia da scrivere insieme”.

“Mi candido perché Campi resti una città per tutte e per tutti - continua Fabbri -. Una città attenta a chi ha meno, sicura, innovativa e verde. Per questo sono a favore della tranvia fino a Campi, la T4 che consentirà a migliaia di campigiani di spostarsi liberandoli dall’obbligo di usare l’auto privata e di abbattere l’inquinamento, e del braccio tranviario della T2 fino all’Osmannoro, che permetterebbe a tantissimi lavoratori di raggiungere comodamente il posto di lavoro. Per questo dico no al nuovo masterplan dell’aeroporto di Firenze, che non risolve e anzi mi pare aggravi le previsioni del vecchio piano. Sono campigiano e mi candido a rappresentare la città: non vedo nel nuovo masterplan le risposte alle richieste di tutela del nostro territorio che chiediamo da anni. Per questo - conclude Fabbri - dico un no assoluto al Cpr: né a Campi né altrove.E’ una questione di umanità prima che di fattibilità: sono luoghi che non garantiscono i requisiti minimi di rispetto della persona”.

 

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