In Brianza

Gelato scaduto in mensa, i bambini della scuola finiscono all'ospedale

Inquietante vicenda in una scuola elementare. Trenta coppette erano scadute addirittura dal settembre dello scorso anno.

Gelato scaduto in mensa, i bambini della scuola finiscono all'ospedale
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Gelato scaduto in mensa, i bambini della scuola finiscono all'ospedale. Doveva essere un gustoso "gnam gnam" alla fine del pranzo nella refezione scolastica, si è trasformato invece in una sorta di incubo tra mal di pancia, corse in... bagno e in ospedale.

Gelato scaduto in mensa, i bambini della scuola stanno male

Come racconta Prima Monza, brutta avventura fortunatamente senza gravi conseguenze per una trentina di bambini della scuola elementare dell'istituto comprensivo Bontempi di Agrate Brianza.

Le coppette di gelato servite in mensa al termine del pranzo erano scadute addirittura da sette mesi. Ad accorgersene sono state le maestre che hanno appurato che ai circa 400 bambini che hanno usufruito del servizio, sono state date come "dolce" coppette di gelato che erano scadute lo scorso anno, a settembre.

Subito è scattato l'allarme, anche perché nelle ore successive molti bambini hanno iniziato a non sentirsi bene, con gastroenteriti e mal di pancia, mentre per alcuni di loro è stata necessaria addirittura la corsa al Pronto Soccorso in ospedale, anche se fortunatamente senza che venissero ricoverati.

Gelato scaduto, l'allarme del Comune

A dare notizia dell'accaduto è stato la stessa Amministrazione comunale che ha chiesto (e chiederà) conto dell'accaduto all'azienda che ha in gestione l'appalto della mensa scolastica:

"Nella giornata di giovedì 28 aprile, presso il refettorio al piano seminterrato del plesso di via Battisti, alcune maestre della scuola primaria hanno rilevato che alcuni gelati confezionati, somministrati direttamente ai tavoli dal personale della ditta appaltatrice del servizio, recavano un’indicazione di scadenza al mese di settembre 2021. In base alla ricostruzione dei fatti, come emersa in prima battuta e come circostanziata ulteriormente a distanza di alcune ore dall’episodio, il disservizio ha riguardato effettivamente il solo plesso Battisti e il solo refettorio indicato".

Contestazione all'azienda e segnalazione all'Ats

Come detto il Comune ha provveduto a contestare l'episodio alla ditta che si occupa del servizio e la segnalazione dell'accaduto è stata anche trasmessa all'Ats Brianza:

"Effettuati i primi riscontri, il Comune ha provveduto subito a contestare formalmente il disservizio all’azienda, con richiesta di controdeduzioni entro tempi ristretti per l’applicazione delle sanzioni commisurate alla fattispecie contestata previste nel capitolato di appalto. A presidio della sicurezza igienico-sanitaria della filiera di preparazione e fornitura dei pasti e a tutela degli utenti del servizio, il Comune ha inoltrato formale segnalazione dell’accaduto al Dipartimento territoriale Igiene e Prevenzione sanitaria dell’ATS Brianza per richiedere le verifiche di competenza sull’episodio occorso".

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