una storia toccante

Due lutti in famiglia, la reazione: quattro lauree per sconfiggere il dolore

La vita del bresciano Cesare Bertulli è stata segnata dalla perdita della sorella e della madre. Lui ha elaborato il lutto buttandosi sui libri.

Due lutti in famiglia, la reazione: quattro lauree per sconfiggere il dolore
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A 46 anni è diventato "dottore" per ben quattro volte: quattro lauree conseguite per poter esorcizzare il suo dolore e convivere con il vuoto lasciato dalla morte. La vita di Cesare Bertulli, di Orzinuovi (Brescia), è stata segnata da due lutti che lo hanno molto colpito. Nel 1999 perse la sorella maggiore Rosanna in un incidente stradale, mentre nel 2020 il Covid gli ha portato via la mamma. Ma lui ha trasformato queste tragedie in energia, dedicandosi allo studio.

Si laurea quattro volte per sconfiggere il dolore

Un incidente, un trauma, un lutto improvviso. Fatti che tutti nella vita hanno dovuto affrontare, ferite che hanno lasciato il segno, che non si sono mai rimarginate del tutto e che per molti ancora sanguinano. Ognuno reagisce a modo suo. Come racconta Prima Brescia,   Cesare Bertulli, di Orzinuovi, ha dovuto fare i conti con un lutto improvviso per ben due volte. Il primo nel ‘99, la sorella maggiore Rosanna gli è stata portata via in un incidente d’auto  in una delle cosìddette "stragi del sabato sera". E poi nel 2020 la mamma, vittima del Covid.

E lui, da quel lontano 1999 ha iniziato a studiare: testa bassa e naso sui libri, un paragrafo dopo l’altro, un esame dopo l’altro e una laurea dopo l’altra, per poter esorcizzare quel dolore ancora troppo vivo e troppo forte e omaggiare la memoria di Rosanna e negli ultimi anni della mamma, affinché possano vivere per sempre. Almeno nelle sue tesi. Un risultato eccezionale, del quale pochissimi sono a conoscenza anche perché Bertulli è molto riservato. Con questi titoli e con le sue soddisfazioni però vuole lanciare dei messaggi ben chiari.

"Nella vita sono assistente ad personam in un istituto di Brescia e sono un professore di alfabetizzazione in una scuola della zona: in sostanza sono un insegnante di italiano - ha spiegato con semplicità e molta umiltà - Mi sono laureato nel 2000 alla Statale di Milano in Scienze politiche, poi nel 2006 in Giurisprudenza e nel 2015 in Scienze Storiche mentre nel 2021, alla Cattolica di Brescia in Filologia Moderna. Non colleziono lauree, ho un motivo ben preciso per il quale continuo a studiare".

La storia di Cesare Bertulli

Eppure, come ammette lui stesso, da ragazzo Cesare non era proprio uno studente modello. Ma poi la sua vita è tragicamente cambiata un sabato sera, quando è deceduta la sorella.

"Nel 1999 è venuta a mancare mia sorella Rosanna, aveva quattro anni in più di me ed è stato a causa di un incidente in una strage del sabato sera: è stata una vittima - ha raccontato - Lei faceva l’assistente sociale e poco prima di morire si era iscritta in università per conseguire una seconda laurea, una specializzazione. Mi ricordo che era davvero entusiasta. Poco dopo se n’è andata. Fino a quel momento non sono mai stato uno studente modello: a scuola andavo male, volevo fermarmi alla terza media e alle superiori sono anche stato bocciato. Mi sono iscritto all’università ma avevo davvero tanti esami arretrati. La sua morte mi ha spinto a migliorare, il lutto mi ha fatto reagire così.  Ho deciso di convertire le energie negative e trovare una valvola di sfogo proprio sui libri".

"Volevo elaborare il  lutto in maniera sana, non cadendo negli eccessi, nell’alcol e nelle droghe. La prima laurea è stata in Scienze Politiche e la tesi era proprio in memoria di mia sorella. Quando ho finito però sentivo come un vuoto dentro di me, un dubbio di non aver portato a termine qualcosa. Così mi sono iscritto a Giurisprudenza, comunque inerente ai miei studi precedenti. Rosanna faceva l’assistente sociale, e ho intrapreso il percorso del Diritto di Famiglia, in suo ricordo. Anche quella tesi l’ho dedicata a lei. Mi sono accorto però che nonostante fosse passato qualche anno non avevo ancora elaborato il lutto e mi sono iscritto a Scienze storiche".

Forte della sua passione per la storia ha portato a termine anche quel percorso di studi.

"La tesi non c’entrava nulla con la materia, era sulla tutela delle donne straniere in Italia, un lavoro da assistenti sociali - ha spiegato - Anche questa per tenere vivo il suo ricordo".

La scomparsa della mamma

Nel 2020, poi, un altro lutto. A marzo, proprio all'inizio della pandemia,  la mamma è stata una delle prime vittime del Covid, che nel Bresciano aveva colpito duramente. Un lutto a cui Cesare ha reagito... a modo suo, con lo studio, conseguendo in un anno la laurea in Filologia Moderna.

"Ho rivissuto la situazione degli anni precedenti e ho deciso di iscrivermi a una nuova facoltà. Come libri ho utilizzato quelli dello scientifico di mia sorella che ho ritrovato, studiando sui suoi appunti. La tesi verte sulla sacra famiglia e sulla casa madre, come struttura scolastica e pedagogica, dedicandola sempre a Rosanna ma anche a mia madre, sottolineando l’importanza e l’amore della famiglia".

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