EMERGENZA GUERRA

Accoglienza profughi Ucraina: evitare i "fantasmi", gli obblighi indicati dal Ministero

Fondamentale è comunicare le generalità delle persone accolte alla Stazione di Polizia o alla Caserma dei Carabinieri più vicina.

Accoglienza profughi Ucraina: evitare i "fantasmi", gli obblighi indicati dal Ministero
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"All'8 marzo sono arrivati 21095 cittadini ucraini, oggi sono 23872 principalmente dalla frontiera italo-slovena, oltre il 90 per cento sono donne e bambini: ieri 10500 donne, oggi 12 mila, gli uomini erano 2mila ieri, oggi 2200, i bambini 8500 ieri e oggi 9700".

Così il premier Mario Draghi.

L'Europa sta rispondendo in maniera corale e tempestivamente, l'accoglienza dei profughi ormai è un problema di tutti. Il problema è che molti rifugiati rischiano di diventare "fantasmi": se non vengono registrati, restano invisibili, con tutti i problemi legati anche all'altra emergenza non ancora conclusa... il Covid.

Accoglienza profughi: le indicazioni del Ministero

Il ministero dell’Interno e il dipartimento della Protezione civile hanno realizzato una scheda dedicata ai profughi ucraini in arrivo nel nostro Paese per favorire la loro regolare permanenza sul territorio nazionale.

La prima cosa da fare è comunicare le generalità delle persone accolte alla Stazione di Polizia o alla Caserma dei Carabinieri più vicina.

Accoglienza dall'Ucraina: evitare i "fantasmi"

Fra le indicazioni contenute: gli obblighi sanitari da rispettare secondo la normativa anti-Covid 19, a chi rivolgersi per usufruire di un alloggio, le modalità per regolarizzare la propria posizione in Italia e altre informazioni utili scritte in italiano, inglese e ucraino.

A coloro che stanno già ospitando rifugiati ucraini viene ricordato di comunicare quanto prima le generalità delle persone accolte, al fine di evitare situazioni poco chiare. Fondamentale, infatti, è che le presenze sul territorio nazionale risultino censite.

Ecco tutte le raccomandazione del Viminale.

Per poter soggiornare nel nostro Paese devi rispettare le seguenti disposizioni:

  • Fino al 31 marzo 2022, entro 48 ore dall’ingresso nel territorio nazionale devi effettuare, tramite tampone, un test molecolare o antigenico per SARS-CoV-2.
  • Nei cinque giorni successivi al tampone devi osservare il regime di auto-sorveglianza con obbligo di indossare la mascherina di tipo FFP2.
  • Fino al 31 marzo 2022, entro il limite massimo di 5 giorni dal tampone di cui al primo punto, se negativo, puoi utilizzare i mezzi di trasporto pubblico, con obbligo di indossare a bordo la mascherina di tipo FFP2, per raggiungere le strutture di cura e/o assistenza sanitarie, il domicilio o altro luogo di accoglienza nonché accedere alle strutture ricettive messe a disposizione, ma devi esibire la certificazione di esserti sottoposto nelle 72 ore antecedenti, ad un test molecolare, effettuato per mezzo di tampone e risultato negativo, ovvero, nelle 48 ore antecedenti, a un test antigenico.
  • Al punto di ingresso in territorio nazionale, o comunque entro i 5 giorni successivi dall’ingresso, verrà garantita:
    • la somministrazione dei vaccini anti Covid-19, difterite, tetano, pertosse, poliomielite
    • l’offerta del vaccino anti morbillo, parotite, rosolia e del test di screening per la tubercolosi, ed a valutazione delle autorità sanitarie, anche di altre vaccinazioni
    • Fino al 31 marzo 2022, nelle more dell’emissione del certificato verde cosiddetto “rafforzato”, sei autorizzato a permanere nei centri di accoglienza, nel Sistema di accoglienza e integrazione (SAI) o nelle altre strutture ricettive ove sarai ospitato o presso le abitazioni private messe a disposizione.

Per le informazioni circa la validità della tua documentazione sanitaria oppure per informazioni sanitarie chiama il numero verde di pubblica utilità 1500 oppure il numero verde della Regione in cui ti trovi. Puoi anche recarti di persona presso il presidio sanitario ASL più vicino.

Alloggi e permanenza

A chi puoi rivolgerti se hai necessità di un alloggio per te e per la tua famiglia:

  • Se non disponi di una sistemazione abitativa, puoi rivolgerti agli uffici della Prefettura della città in cui ti trovi, rappresentando la tua situazione e la necessità di essere inserito in una struttura di accoglienza.

Cosa devi fare per regolarizzare la tua posizione sul territorio italiano nei 90 giorni di permanenza:

  • In quanto cittadino ucraino in possesso di passaporto biometrico sei esentato dal visto d’ingresso e puoi permanere sul territorio italiano fino ad un massimo di 90 giorni dal momento dell’ingresso nell’area Schengen.
  • Affrettati a regolarizzare la tua posizione così sarà più facile darti tempestivamente l’assistenza di cui hai bisogno.
  • Se provieni da un Paese dell’area Schengen, come per esempio la Slovenia, le autorità di quel Paese hanno già apposto sul tuo passaporto il timbro di ingresso dalla cui data devi iniziare a contare i 90 giorni.
  • Se invece il tuo passaporto non è stato timbrato devi recarti presso la Questura-Ufficio Immigrazione della città in cui ti trovi e sottoscrivere la dichiarazione di presenza.

Cosa devi fare per regolarizzare la tua posizione sul territorio italiano dopo i 90 giorni di permanenza:

  • Se decidi di rimanere in Italia oltre i 90 giorni devi presentarti presso la Questura-Ufficio Immigrazione della città in cui ti trovi, ove riceverai tutte le informazioni necessarie sulle diverse possibilità di permanenza regolare sul territorio italiano.
  • Ricorda di portare sempre con te il tuo passaporto e/o documento di identità.
  • Se non hai con te un documento di identità l’Ambasciata Ucraina in Roma può rilasciartene uno.
  • Per qualsiasi dubbio sul tuo soggiorno in Italia puoi sempre rivolgerti alla Questura-Ufficio Immigrazione o al Commissariato della Polizia di Stato a te più vicino.
  • Per qualsiasi necessità o urgenza sulla tua condizione di salute puoi rivolgerti alla struttura ospedaliera a te più vicina.
  • Ricorda di portare con te la certificazione di vaccinazione anti-Covid.
  • Se hai bisogno di altre informazioni riguardanti il Covid-19 puoi chiamare i numeri regionali riportati nell’opuscolo o il Ministero della Salute raggiungibile h24 al numero 1500 dall’Italia e dall’estero +39 0232008345 - +39 0283905385.

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