Tre negozi festeggiano oltre 50 anni di attività e i proprietari rinunciano ad andare in pensione

l bar Centrale di Graziella Lastrucci ha aperto il 4 marzo 1966, la macelleria di Giacomo Innocenti è del 1967 e il barbiere Michele Capasso è arrivato nel 1969. Tre negozianti storici che si sentono una famiglia allargata:« Siamo sempre andati d'accordo, quando abbiamo un problema lo dividiamo per tre». Il sindaco Calamai:«Sono un bellissimo esempio. La scelta di continuare a tenere aperte le attività dimostra come il lavoro sia fonte di energia vitale e di dignità».

Tre negozi festeggiano oltre 50 anni di attività e i proprietari rinunciano ad andare in pensione
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In via Dante Alighieri a Montemurlo ben tre negozi festeggiano oltre 50 anni di attività e i proprietari rinunciano ad andare in pensione: «Ci mancherebbe troppo il rapporto con la gente».

Tre negozi festeggiano

Di solito le cronache raccontano di negozi che chiudono, di saracinesche che si abbassano sotto il peso della crisi. Questa invece è un'altra storia. Questo è il racconto di tre attività commerciali che hanno spento 50 candeline già da qualche tempo e che non hanno nessuna intenzione di chiudere, nonostante l'età della pensione sia arrivata già da un pezzo per i proprietari. In meno di cinquanta metri, in via Dante Alighieri a Montemurlo, a due passi dal municipio, si trovano il bar Centrale di Graziella Lastrucci, aperto il 4 marzo del 1966, il barbiere Michele Capasso che è arrivato nel 1969 e la macelleria Innocenti, aperta da Lamberto, zio dell'attuale gestore, nel 1967.

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Mezzo secolo di storia

Tre commercianti che hanno condiviso mezzo secolo di storia insieme, che hanno visto cambiare Montemurlo e che si sentono a tutti gli effetti una famiglia allargata: «Quando siamo arrivati in via Dante Alighieri era l'inizio del boom economico. Qui intorno c'erano solo campi, poi piano piano hanno iniziato a costruire i palazzi e la città ha preso forma. Erano anni di grande crescita e opportunità, a nessuno mancava il lavoro», raccontano i tre commercianti che ogni mattina, da oltre cinquant'anni, tirano su la serranda delle proprie attività, non senza aver fatto prima tutti insieme colazione al bar di Graziella. «Siamo sempre andati d'accordo e quando abbiamo un problema lo dividiamo per tre», dice con soddisfazione Michele Capasso, originario di Napoli, arrivato a Montemurlo nel 1962. Per lui il lavoro è fonte di vita e a 78 anni compiuti e con oltre 50 anni di lavoro sulle spalle, non ha alcuna intenzione di posare pettine, forbici e rasoio. « Ho imparato il mestiere di barbiere e parrucchiere da bambino, avevo 10 anni, quando mio padre, anche lui barbiere, mi mandò a lavorare da un suo conoscente, perché altrimenti stando nel negozio di famiglia - diceva- che non mi sarei applicato abbastanza. Il 7 settembre del 1962 arrivai a Montemurlo per dare una mano ad un mio fratello, che aveva un negozio di barbiere vicino alla chiesa e poi nel 1969 ho aperto la mia attività in via Alighieri». Da allora Michele si sveglia ogni mattina alle ore 6,30, legge i giornali, fa colazione con Graziella e Giacomo e poi apre il suo negozio di barbiere. La parola “pensione”, però, ancora non rientra nel suo vocabolario:« Da qualche anno sono vedovo, i miei figli sono lontani e per me il lavoro è un passatempo, un divertimento. L'incentivo ad andare avanti me lo danno ogni giorno i miei clienti, checon me si aprono, mi raccontano le loro difficoltà e io li riesco sempre a tirar su di morale con il mio carattere allegro». Anche Graziella Lastrucci del Bar Centrale (che è anche tabaccheria e alimentari) avrebbe potuto ritirarsi a vita privata da un bel pezzo. Ha 68 anni ma ha maturato i contributi della pensione da tempo, perchè ha iniziato a lavorare quand'era poco più che una bambina:« Ho paura di perdere il rapporto con le persone, di andare in depressione, per questo continuo a lavorare». Fu il padre di Graziella, Nello, ad aprire l'attività:« Il babbo negli anni Cinquanta lavorava al Circolo di Bagnolo e poi a quello di Montemurlo. Fu anche assessore con il sindaco Menicacci e fu proprio lui a sollecitarlo a mettersi in proprio. Così il 4 marzo 1966, ricordo benissimo la data, abbiamo aperto il bar Centrale e da allora siamo qui». Giacomo Innocenti, ha 55 anni, e dal 1998 ha rilevato la macelleria dello zio Lamberto, aperta nel 1967. Pur essendo il più giovane dei tre è parte integrante del gruppo. Con la moglie gestisce la macelleria Innocenti che si è specializzata in prodotti di grande qualità per competere con la grande distribuzione, anche se per avere successo e affrontare le sfide del mercato basta poco come spiega Michele Capasso:« Il segreto per mandare avanti un'attività è quello di essere onesti con la gente. Ecco perché noi dopo oltre cinquant'anni siamo sempre qui».

Pezzo di storia

Graziella, Michele e Giacomo rappresentano un pezzo della storia di Montemurlo e sono un esempio positivo di amicizia e collaborazione, come ha sottolineato il sindaco del Comune di Montemurlo, Simone Calamai, che stamattina ha incontrato i tre commercianti:« La scelta di Graziella e Michele di continuare a tenere aperte le attività nonostante l'età pensionabile, dimostra come il lavoro sia fonte di energia vitale e di dignità. Il rapporto che si è creato tra questi tre commercianti è bello e positivo, un esempio di collaborazione e di amicizia davvero raro e importante da far conoscere».

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