Botta e risposta

Terme Montecatini, Federalberghi: “Bene salvare il patrimonio identitario ma serve un piano di gestione e rilancio” 

Secondo l’associazione il progetto di sviluppo dovrà essere condiviso con le categorie economiche, che nelle Terme vedono un soggetto importante

Terme Montecatini, Federalberghi: “Bene salvare il patrimonio identitario ma serve un piano di gestione e rilancio” 
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Federalberghi Apam accoglie con soddisfazione, ma anche con evidente stupore il fatto che solo ora l’intero consiglio comunale, al di là delle singole appartenenze politiche, si è detto preoccupato della possibilità che - con il concordato sulle Terme - la città possa perdere gran parte del suo patrimonio artistico, culturale e architettonico.

Terme Montecatini, Federalberghi: “Bene salvare il patrimonio identitario ma serve un piano di gestione e rilancio”

“La nostra associazione - hanno commentato in una nota - auspica pertanto che le varie forze politiche si impegnino al fine di coinvolgere nella ricerca di una soluzione condivisa tutti i livelli istituzionali: dal Comune alla Regione al governo nazionale.

Tutti sono chiamati a fare la loro parte per mettere in sicurezza un bene identitario - che rappresenta indubbiamente la storia della collettività - come le nostre Terme.

Una soluzione è però necessaria anche per la gestione, il cui progetto dovrà essere condiviso con le categorie economiche, che nelle Terme vedono un soggetto importante fino a oggi non gestito con lo stesso impegno di come dovrebbe esserlo un’azienda di forte impatto economico e occupazionale per il territorio”

Gestione del Tettuccio

Federalberghi ha espresso piena  collaborazione, inoltre, alla Croce Rossa o a chi sarà interessato alla manifestazione di interesse per la gestione di Tettuccio e Redi.

”Ma non possiamo ragionevolmente credere che un affidamento di soli 36 mesi sia idoneo a una invocata ripresa di competitività delle attività termali rispetto all’attuale (carente) situazione”

Noi siamo disponibili ad aprire un confronto con la proprietà per trovare una soluzione duratura, sulla quale cercare di attrarre investimenti e risorse pubbliche e private.

La perdita dell’opportunità di attingere alle risorse economiche e finanziarie previste dal Pnrr per importanti lavori di ristrutturazione devono far riflettere su come sia fondamentale una gestione imprenditoriale dell’attività, con la consapevolezza che l’utente debba essere posto al centro del servizio.

Diversamente da questo, non possiamo che intendere una sconsiderata volontà da parte dei soci di una mera liquidazione societaria, in cui l’affidamento della gestione a terzi serva in realtà solo per far quadrare nell’immediato (e senza alcuna visione di medio e lungo periodo) il bilancio liquidatorio”.

 

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