Posizione netta

Tari a Pistoia, Confcommercio: “Intollerabile il +19% per le utenze non domestiche”

L’Associazione: “Dopo la batosta energia è un rincaro insostenibile. Imprese non sono serbatoio per attutire mancati investimenti e cattiva gestione”

Tari a Pistoia, Confcommercio: “Intollerabile il +19% per le utenze non domestiche”
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“Le imprese non possono continuare a pagare per le inefficienze e la mancanza di investimenti legate alla gestione dei rifiuti: l’aumento della Tari del + 19% per le utenze non domestiche nel 2023 è inaccettabile”.

È netta la posizione di Confcommercio Pistoia e Prato, nel commentare la stangata che si preannuncia imminente.

Tari a Pistoia, Confcommercio: “Intollerabile il +19% per le utenze non domestiche”

“Dopo la batosta patita a causa del rincaro dell’energia e delle materie prime – l’affondo dell’Associazione – adesso ne arriva un’altra, direttamente da Alia.

Avevamo denunciato da tempo il fatto che la mancanza di controlli sull’effettiva efficienza del servizio – specie per quel che concerne la percentuale di differenziata - unita alla carenza di investimenti, avrebbe determinato questa situazione.
L’aumento segna, di fatto, il fallimento di una tassa che, peraltro, risulta essere il frutto di modelli di calcolo che non trovano corrispondenza reale tra la quantità di rifiuti conferiti e le cifre sborsate”.

“Eppure – rincara la dose Confcommercio – laddove le cose funzionano correttamente la gestione dei rifiuti si trasforma in valore aggiunto per un territorio. Un orizzonte talmente lontano, su Pistoia, da non poterlo nemmeno intravedere.

A questo punto non possiamo che chiedere un’immediata sterilizzazione dell’importo della tariffa mediante interventi diretti a sostegno delle aziende, pur nella consapevolezza che serviranno soltanto per attutire il problema in mancanza di un radicale cambio di rotta”.

 

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