Vite parallele, grande partecipazione alla Villa del Mulinaccio
Presenti numerosi giovani e i diversi cittadini che hanno preso parte al film
Straordinaria partecipazione di pubblico ieri sera alla Villa del Mulinaccio per la prima di Vite parallele, il film di Massimo Smuraglia girato interamente a Vaiano. Presenti numerosi giovani e i diversi cittadini che hanno preso parte al film. Tutti molto emozionati.
Vite parallele, grande partecipazione alla Villa del Mulinaccio
Il sindaco Primo Bosi ha ringraziato tutti, a partire da Massimo Smuraglia, sottolineando il valore del progetto cinematografico che riafferma, con creatività e coraggio, l’attualità dei valori della resistenza.
Vite parallele, scritto da Gabriele Marco Cecchi e da Carlo Rotelli, è interpretato da Beniamino Zannoni, Nicolò Pistone e da una schiera di attori pieni di passione.
Hanno affascinato il pubblico le storie, diverse e appassionanti, del comandante partigiano Aligi Barducci, detto Potente, uno dei protagonisti della Liberazione di Firenze e di Rodolfo Siviero, lo 007 dei beni culturali, che è riuscito a recuperare centinaia di opere d’arte (comprese quelle di Giorgio De Chirico) vittime delle razzie dei nazisti.
Il film è dedicato alla memoria di Carlo Smuraglia, partigiano, avvocato, giurista, presidente nazionale di ANPI, scomparso lo scorso anno. “Vite Parallele è un film di fiction che pur tenendo conto della realtà storica si concede alcune libertà drammaturgiche - ha ricordato il regista, soddisfatto ed emozionato - racconta due personalità della Resistenza al nazifascismo che hanno storie, esperienze e provenienze molto diverse. È dedicato a Carlo Smuraglia proprio perché, come lui sosteneva, la Resistenza vede la collaborazione di tante forze diverse”.
Le scene sono state girate alla Villa Il Mulinaccio, nei prati e nei boschi della zona e alla Badia. Più di settanta i personaggi sulla scena fra partigiani, militi fascisti, ufficiali e soldati Inglesi, cittadini comuni, sette i giorni di riprese, un enorme sforzo produttivo per gli attori con l’organizzazione di Anastasia Vulgaris. I costumi e le uniformi sono stati curati da Doriana Clemente e dall’Associazione Linea Gotica di Montemurlo mentre le armi, i mezzi storici (un camion anni 40, una Balilla, una jeep Inglese) sono stati messi a disposizione da Enrico Capecchi, collezionista di Prato. Molte delle comparse sono volontari di Passeggiate tra storia e Natura e dell’Anpi.