studium florentinum

Studium Florentinum: un libro ripercorre la storia dell’antica istituzione universitaria fiorentina a settecento anni dalla sua prima fondazione

Ad emergere come tema-chiave è proprio il difficile rapporto fra Firenze, culla degli studia humanitatis e del Rinascimento, e l’istituzione universitaria..

Studium Florentinum: un libro ripercorre la storia dell’antica istituzione universitaria fiorentina a settecento anni dalla sua prima fondazione
Pubblicato:

Studium Florentinum: un libro ripercorre la storia dell’antica istituzione universitaria fiorentina a settecento anni dalla sua prima fondazione

 

Mercoledì 18 maggio 2022, alle ore 16.30, presso l’Accademia Toscana di Scienze e Lettere “La Colombaria” (Via Sant’Egidio 3, Firenze) sarà presentato il volume: “Studium florentinum. L’istruzione superiore a Firenze fra XIV e XVI secolo” a cura di Lorenzo Fabbri, responsabile dell’Archivio dell’Opera di Santa Maria del Fiore, edizioni di Storia e Letteratura, Roma.  Introduce e modera Sergio Givone, intervengono Stefano Ugo Baldassarri, Donatella Lippi e Francesco Salvestrini.

 

Il difficile rapporto fra Firenze e l'istituzione universitaria

A settecento anni dalla sua prima fondazione (1321), la storia dello Studio fiorentino è ripercorsa nel libro nei suoi vari aspetti attraverso nove saggi, che, preceduti dall’introduzione di Carla Maria Monti, affrontano temi come la formazione dei laici prima dell’avvento dell’università; le condizioni originarie della nuova istituzione; il rapporto con figure preminenti della cultura letteraria del Trecento, quali Petrarca e Boccaccio; le basi giuridiche e normative dello Studio; la precoce e straordinaria attenzione all’insegnamento della lingua e della letteratura greca; la non meno singolare inclusione di una facoltà teologica (fino allora prerogativa delle università di Parigi e Oxford, oltre che degli ordini religiosi); l’impatto della stampa sulla diffusione degli scritti di autori legati all’ateneo fiorentino; il ruolo svolto dai maestri di grammatica dentro e fuori lo Studio; la politica attuata nei confronti degli scolari e della loro immatricolazione; le alterne vicende che sull’onda della rivolta di Pisa (1494) obbligarono all’abbandono della città tirrenica - dal 1473 sede dello Studio – e dettero luogo a un imprevisto ritorno a Firenze, che visse così un’ultima stagione da città universitaria.

Ad emergere come tema-chiave è proprio il difficile rapporto fra Firenze, culla degli studia humanitatis e del Rinascimento, e l’istituzione universitaria, mai perfettamente integrata in città e infine rifondata a Pisa, ovvero in una città sottoposta al dominio fiorentino, con una dimensione, però, non più municipale, ma propria di uno Stato territoriale.

Lo Studium Florentium è presente a Firenze con alterne vicende tra il 1345 e il 1472

Lo Studium Florentinum, radice remota dell’Ateneo fiorentino, è presente a Firenze con alterne vicende tra il 1345 e il 1472. Se all’imperatore Lotario (825), nipote ed erede di Carlo Magno, si deve la prima ‘struttura scolastica’ a Firenze, in realtà bisognerà aspettare il 1321 quando la Repubblica fiorentina delibera l’attivazione di uno Studium generale con l’insegnamento del diritto civile e canonico, della medicina e delle arti, invocando l’intervento del Pontefice e del Collegio Cardinalizio. Intervento che arriverà nel 1349 con la bolla papale di Papa Clemente VI, che concederà allo Studium generale gli stessi privilegi delle altre università, mentre nel 1364 sarà la volta dell’Imperatore Carlo IV che la dichiarerà Università Imperiale. La sede da quel momento sarà Via dello Studio che ne conserva ancora oggi il toponimo. Nel 1373 Boccaccio vi inizierà la “Lectura Dantis”, mentre nel 1396 Manuele Crisolora vi attiverà, per la prima volta in Italia, l’insegnamento del greco i cui effetti si faranno subito sentire nel nascente Umanesimo. Nel tempo vi insegneranno personalità quali Bartolomeo da Saliceto, Giovanni di Gherardo, Luigi Marsili, Filippo Villani, il Poliziano, Cristoforo Landino, Il Varchi, Francesco Filelfo, Francesco Landini, Coluccio Salutati, Biagio Pelacani.  Si arriva così al 1472 quando l’incompatibilità tra potere politico e la libertà di pensiero porterà alla decisione di spostare lo Studium a Pisa, su iniziativa di Lorenzo il Magnifico, anche se le discipline umanistiche continueranno ad essere insegnate a Firenze. Infine, nel 1497 in conseguenza della rivolta di Pisa, lo Studium fu riportato temporaneamente a Firenze, per essere chiuso definitivamente sei anni dopo, nel 1503, per mancanza di fondi.

Seguici sui nostri canali