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Quando l’alta moda si lega alle bellezze della città

Gli abiti della stilista pratese Eleonora Lastrucci tornano protagonisti. E stavolta lo fanno nella città natale della stilista: la nostra Prato.

Quando l’alta moda si lega alle bellezze della città
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I luoghi della cultura pratese fanno da cornice agli splendidi abiti della stilista Eleonora Lastrucci.

Le foto:

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Quando l’alta moda si lega alle bellezze della città

Gli abiti della stilista pratese Eleonora Lastrucci tornano protagonisti. E stavolta lo fanno nella città natale della stilista: la nostra Prato.

«Stavolta – ha spiegato la stilista – ho voluto “giocare in casa” lontana dai miei consueti viaggi di lavoro in eventi mondani e di spettacolo occupandomi maggiormente della mia sartoria artigianale interna, volgendo inoltre l’occhio verso l’alto, verso la stupenda visione del panorama artistico che la città di Prato ci offre, prezioso come un diamante, luccicante come l’oro».

Questo perché gli abiti di alta moda di Eleonora Lastrucci hanno trovato spazio nella città di Prato in relazione a luoghi della cultura che hanno fatto da sfondo a nuove e preziose creazioni.
Modella d’eccezione per questi momenti è stata la prima ballerina del teatro alla Scala di Milano, la giovanissima Martina Arduino, testimonial della stilista.
I luoghi toccati dalla Lastrucci e dai suoi abiti sono stati molteplici: da Palazzo Pretorio al Convento di San Domenico, dalla Sala Rossa di Palazzo comunale a Casa Datini. E per ogni luogo sempre un abito perfetto per impreziosire le opere e per impreziosirsi a sua volta.

«Sgattaiolante mi sono fermata davanti a Palazzo Pretorio – ha raccontato Eleonora Lastrucci – dove è possibile ammirare opere di Donatello, Filippo e Filippino Lippi, ma anche di tanti altri. Poi mi sono spostata verso via Ser Lapo Mazzei, davanti all’insigne Palazzo Mercantile, medievale, per proseguire fino al Convento di San Domenico, dove sono rimasta affascinata da maestosità e bellezza soprattutto per il chiostro rinascimentale. Ma per mostrare ancora di più la maestosità della mia città di cui sono orgogliosa e per riscoprirla anche io per prima sono arrivata fino alla suggestiva Sala Rossa di Palazzo Comunale».

Queste le tappe principali della stilista che ha cercato di impreziosire Prato, non solo agli occhi dei concittadini pratesi, ma anche agli occhi di tutti.

«Mi sono domandata, di fronte a queste opere d’arte – ha spiegato la Lastrucci – come poter unire due grandi mondi, quello della cultura e quello della bellezza. Pensando all’oro come alla cosa più preziosa ho pensato di omaggiare chi mi ha dato i natali con la creazione di una “Capsula collection” in collaborazione con l’azienda “Giusto Manetti Battiloro Spa” il cui trucco e parrucco delle modelle è basato interamente su tale metallo, estremamente duttile e malleabile. Dal canto mio, nelle storiche dimore menzionate prima, farò sfilare paillettes e stoffe in seta “georgette” con “tulle”, ed ancora l’amatissimo pizzo, con tanto di polvere d’oro spruzzata con disegno in foglia, nelle mie creazioni di buona sartorialità».

Come rifinitura, oltre agli abiti e al trucco e parrucco, ci sono i gioielli “Cornier 1757”, l’Hair Style di Frank Giacone e il make – up di Ana Matanovic.
Tutto questo coordinato dal lavoro dei fotografi Andrea Varani e Francesco Bolognini, con direzione artistica di Romeo Conte.

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