Valorizzazione territorio

"Patto per la Calvana": ecco come si stanno muovendo i soggetti che ne fanno parte

I passi in avanti fatti nelle ultime settimane per il "Patto della Calvana": parlano due degli enti che ne fanno parte come i Comuni di Vaiano e Cantagallo.

"Patto per la Calvana": ecco come si stanno muovendo i soggetti che ne fanno parte
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C’è un patto che lega nell’impegno i Comuni che condividono il patrimonio del Sito di interesse comunitario (Sic) della Calvana; l’Associazione per la salvaguardia e lo sviluppo della Calvana (AssC) e il dipartimento di scienze ambientali e forestali dell’Università di Firenze.

Il Patto per la Calvana: ecco di cosa si tratta

A fine ottobre i Comuni di Vaiano, Cantagallo, Prato, Calenzano, Barberino di Mugello, l’Associazione per la salvaguardia e lo Sviluppo della Calvana, e l’Università di Firenze hanno firmato un protocollo di intesa per la salvaguardia e lo sviluppo del Sic della Calvana che si estende su oltre 4 mila e 500 ettari.

“È l’occasione per unire le forze e rendere più incisiva l’azione per valorizzare un’area che ha grandi potenzialità sia da un punto di vista ambientale che turistico - sottolinea Marco Marchi, vicesindaco e assessore all’Ambiente e Aree Protette di Vaiano – il protocollo segna l’avvio di un percorso di collaborazione che mette insieme l’impegno dei Comuni e l’attività preziosa dell’Associazione per la Calvana”.

“Per il comune di Cantagallo è un'occasione per condividere intenti e potenziare la vocazione ambientale e all’accoglienza del nostro territorio – sottolinea Elisa Fabbri, assessore all’Ambiente del Comune di Cantagallo - Per questo è importante il lavoro intrapreso di progettualità condivisa tra associazioni ed enti: creazione di reti, conoscenza del territorio e sua salvaguardia sono valori che fondano la nostra azione amministrativa".

Tra gli obiettivi condivisi la valorizzazione degli habitat e delle specificità del territorio, il sostegno alle attività produttive primarie e quelle turistiche, la promozione di uno stile di vita in armonia con l’ambiente. Nel patto ci si impegna anche a valutare il valore dei pascoli esistenti e a consentire la riapertura delle praterie. I Comuni per favorire lo stallo di bestiame, ma anche promuovere l’accoglienza turistica dei camminatori che si muovono in particolare sul percorso della Via della Lana e della seta, si sono resi disponibili a ricercare soluzioni sostenibili per il recupero dei ruderi e strutture in disuso.

Un capitolo speciale del patto viene dedicato alla presenza e alla tutela dei branchi di cavali allo stato brado, che rappresentano una caratteristica del territorio ma anche una forte attrattiva. Mentre l’Associazione per la salvaguardia e lo sviluppo della Calvana si impegna per il monitoraggio, le azioni di recupero e di gestione degli animali, facendo fronte alle emergenze veterinarie ma anche di carenza di acqua e cibo i Comuni hanno dato la loro disponibilità a fornire supporto nella gestione dell’iter di riconoscimento di uno status speciale per favorire la protezione degli esemplari. Intanto il cavallo Neri, esemplare zoppicante messo in salvo grazie all’impegno dell’ASSC con il supporto del Comune di Vaiano, è la superstar del calendario 2021 realizzato dalla stessa associazione.

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